“Abbiamo trovato un modo”. Reazione a Catena, la confessione choc dei “Dai e Dai”: “Come facciamo a vincere sempre”
Il segreto dei Dai e dai di Reazione a Catena. Ecco perché vincono sempre e sono più forti che mai. A raccontarlo sono proprio loro e spunta un dettaglio che ha fatto storcere il naso a qualcuno. Tanto per cominciare dobbiamo dire che i il trio è riuscito a prendere il posto delle bravissime Tre e Lode. Da allora hanno vinto sempre a Reazione a Catena portandosi a casa migliaia di euro a testa. Marco Vior, Simone Costagliola e Simone Mariottini sono temibili soprattutto all’intesa vincente ed è proprio a riguardo che hanno raccontato un aneddoto interessante.
Niente di sovrannaturale infatti, sembra che dietro a queste vittorie ci siano anni di allenamento. Intervistati da Tv Sorrisi e Canzoni, i tre toscani hanno raccontato il loro “segreto”. All’Intesa vincente, in una puntata, il trio ha indovinato ben 21 parole. Ma gli stessi hanno confessato che durante gli allenamenti sono persino andati oltre: “Durante le simulazioni a casa arrivavamo anche a 29″.
Il segreto dei Dai e dai di Reazione a Catena
E ancora: “In studio è diverso il tono di voce che devi usare, devi quasi urlare, cerchi di scandire ogni parola e questo ti rallenta”. Si presentarono nel 2021 e scelsero il nome Gli scogli piatti, posto di Livorno dove andavano spesso quando erano ragazzi. Perché ora Dai e Dai? “Si prova una volta e si ritenta la seconda, perché dai e dai qualcosa succederà”.
Simone Costagliola dice: “Andavo al mare incollandomi la faccia ritagliata di Pino Insegno o Amadeus, conducevo e facevo giocare gli amici”, che confermano: “Ci alleniamo da 16 anni”. Dopo l’eliminazione nel 2021, i Dai e dai, hanno creato un’App con cui allenarsi: “Ci siamo inventati un’applicazione che tenesse traccia di tutte le parole su cui ci allenavamo, quelle frequenti e indovinate, ma soprattutto quelle rare e sbagliate”.
E ancora: “Ci siamo allenati sulle intese perdenti”. Poi le vittorie del 2023, ma non pensavano di restare tanto a lungo. I tre avevano portato con sé un guardaroba utile per una ventina di giorni. Trascorsi questi hanno dovuto comprare nuovi abiti. Marco Liorni racconta: “sono molto amici e si vogliono bene. Hanno capito che nel nostro gioco è bene lasciarsi andare ed essere il più possibile gioiosi e rilassati”.