“Condannata a morte per 10 anni”. Carolina Marconi, le parole sulla malattia. I fan tutti con lei
“Sono condannata a morte!“, Carolina Marconi lo urla a tutti sui social. L’ex gieffina lotta da tempo per avere il diritto all’oblio oncologico, cioè per evitare che chi sia colpito dal tumore venga considerato un cittadino di serie b. “Discriminati noi che abbiamo avuto il cancro – ha denunciato nel corso di un’intervista ad Adnkronos Salute – siamo più di un milione e non possiamo accedere a vari servizi. E neppure adottare un bambino”. Adesso ci sono buone notizie per lei, ma a quanto pare non basta.
Dopo aver sconfitto il tumore al seno Carolina Marconi sta lottando per vedere riconosciuti i diritti di chi come lei è stata colpita dal male oscuro in giovane età. Ebbene proprio in queste ore la Camera dei deputati ha approvato con 281 voti a favore e nessuno contrario il testo che – come spiega Il Sole 24 Ore – “definisce il diritto all’oblio oncologico come il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né essere oggetto di indagini sulla propria pregressa condizione patologica”. Ora si passa al Senato, ma Carolina Marconi non è soddisfatta.
Carolina Marconi: “Così ci levate gli anni migliori…”
Carolina Marconi era entrata nella Casa del GF Vip soprattutto per raccogliere firme sul diritto all’oblio oncologico. Ora che il primo passo è stato fatto, però, la showgirl fa notare che non è abbastanza. La legge, infatti, consente ai cittadini che hanno avuto un tumore di accedere ai servizi finanziari, bancari e assicurativi. Potranno inoltre avviare le pratiche per l’adozione di minori. Ma ad una condizione: che il trattamento attivo contro la patologia si sia concluso, senza episodi di recidiva, da 10 anni. Periodo che si dimezza a 5 anni nel caso in cui la malattia sia insorta prima del 21esimo anno d’età. E a Carolina questo non va bene.
“CONDANNATA A MORTE x 10 anni.. dopo 10 anni puoi sentirti finalmente uguale a tutti , dopo 10 anni puoi finalmente tornare ad avere dei diritti. Dopo 10 anni questa legge ti dichiara finalmente guarita. Ma 10 anni sono tanti.. così ci levate gli anni più belli della vita, dove cerchi di costruirti una famiglia , una casa ,adottare un bambino cercarti un lavoro duraturo… sei praticamente costretto “solo” ad aspettare come se fossimo tutti immortali, una persona che ha il tumore a 30 anni è fottuta le viene tolto il diritto di continuare non solo a lottare per sé stessa e i suoi cari ma anche per inseguire i propri sogni pieni di speranze”.
Carolina Marconi continua: “Una legge che è stata approvata oggi in camera dei deputati va bene x una piccola fetta di persone più giovani e le altre? Ci avevano promesso dignità, parità e uguaglianza! Dove sono questi valori ? Se solo dopo 10 anni si riacquistano diritti fondamentali per chi guarisce da un cancro “diritto all’oblio” significa non essere marchiati a vita ed invece per dieci anni restiamo comunque marchiati e discriminati. Sicuramente abbiamo fatto un passo avanti ma non basta. Io continuerò a battermi affinché gli ex malati siamo tutelati a 360 gradi e non discriminati💚”.
In tanti sono con lei: “E l’inps invece ti considera guarita dopo pochi anni e ti abbassa vergognosamente l’invalidità togliendosi la 104 che ti é utile per i controlli di follow up…” sottolinea una follower. Un’altra dice: “Questa legge non è un passo avanti, ma un’ulteriore discriminazione…. 10 anni? E una donna con tumore al seno metastatico che lotta e vuole vivere con le dovute cure salvavita grazie alla scienza? Ah, beh, a me pare una condanna infinita”.