Terremoto in Italia, doppia scossa in pochi minuti: “Una zona molto delicata”
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 5:01 del 24 luglio. La scossa, secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avuto ipocentro a 4 chilometri di profondità ed epicentro a 5 km da Milo. Non si segnalano danni a persone o cose. Circa cinque minuti prima nella stessa zona c’era stata un’altra scossa, di magnitudo 2.5. La scossa è stata registrata sulle pendici dell’Etna, in provincia di Catania.
Secondo i sismografi INGV un altro terremoto, di magnitudo 2.5, si era verificato sempre sull’Etna qualche minuto prima, alle 04:55, alle medesime coordinate. L’evento è avvenuto alle 05:01:19 a una profondità di 4 km, con epicentro a 6 km da Zafferana Etnea, 7 km da Sant’Alfio, 9 km da Santa Venerina e 11 km da Giarre.
Terremoto di magnitudo 3.1 alle pendici dell’Etna
La Sicilia è una delle regioni più sismiche d’Italia come frequenza e intensità dei terremoti. Nell’elenco sono compresi gli eventi sismici di magnitudo superiori al grado 5° della scala Scala Richter causati dallo scorrimento della Placca africana che hanno interessato l’isola negli ultimi due millenni. Catania ha vissuto nella sua storia tanti terremoti distruttivi, per lo più di natura vulcanica a causa della vicinanza con l’Etna.
Partendo dal “Terremoto di Sant’Agata” del 1169, passando per il terremoto del 1669 conseguente all’eruzione dell’Etna del 1669, per arrivare ai giorni nostri. Come scrive Liveuniversity ”il primo terremoto di cui si ha notizia certa e che ebbe conseguenze disastrose per la città fu quello del 4 febbraio 1169. Il sisma di magnitudo 6.6 venne anche denominato “terremoto di Sant’Agata”. In quell’occasione morirono circa 15mila persone”.
Nel periodo più recente non si sono verificati a Catania e provincia terremoti di una simile intensità o distruttività. Tuttavia, sono in molti a ricordare alcuni eventi sismici, come quello di Carlentini, verificatosi il 13 dicembre 1990. Il sisma di 5.7 magnitudo, con epicentro ad Augusta, venne avvertito anche a Catania.