Alberto muore a 32 anni dopo un volo nel vuoto. Partecipava ad un evento pieno di vip
Una immane tragedia ha lasciato tutti senza fiato. Un uomo di 32 anni, Alberto Clavijo, è morto improvvisamente dopo un volo dal quarto piano durante un evento dove stava partecipando molti vip. Si trattava di un evento conviviale molto interessante e mai nessuno avrebbe potuto pensare che si sarebbe trasformato in un teatro del dramma. E non sono anche mancate le polemiche per quanto purtroppo gli è successo.
Ma ciò che conta adesso è che una giovane vita è stata spezzata, procurando un dolore ai suoi familiari difficile solo da immaginare. Alberto Clavijo è morto a causa di questo volo all’evento vip e, nonostante i soccorsi dei medici, non c’è stato nulla da fare ed è stato constatato il suo decesso. Stando a quanto riferito, poco dopo essere giunto in ospedale ha esalato il suo ultimo respiro e la sua scomparsa è diventata realtà.
Alberto Clavijo morto dopo un volo dal quarto piano ad un evento vip
Parlando più dettagliatamente di quanto accaduto, Alberto Clavijo sarebbe morto dopo un volo nel vuoto dal quarto piano di un edificio, dove stava lavorando in veste di fotografo ad un evento pieno di vip. Il 32enne era originario della Spagna, precisamente della città di Logroño, ma dopo aver cominciato a lavorare nella sua nazione, aveva deciso di andare in Messico. E proprio qui purtroppo si è registrata la sua morte inaspettata.
Mentre stava scattando delle foto a questa manifestazione promozionale, alla quale partecipava gente famosa, in particolare gli attori della telenovela Rebelade, si è consumata la tragedia a Città del Messico. Il giornalista Daniel Bisogno, che conosceva personalmente la vittima, ha detto ad Azteca, una trasmissione tv del posto: “Un mio collega e carissimo amico è caduto dal quarto piano. Lo hanno trasportato in ambulanza ma, purtroppo, i medici dell’ospedale dove lo hanno portato non hanno potuto fare nulla per lui”.
Infine, Bisogno ha aggiunto sulla morte di Alberto Clavijo: “In questi eventi, dove sono così preoccupati per l’abbigliamento o il suono, dovrebbero essere più preoccupati per la sicurezza dei giornalisti. Non ci sono scuse, Alberto era in un luogo dove non c’era alcun avvertimento di pericolo. Il sito avrebbe dovuto essere protetto dalle guardie di sicurezza“.