Fratellini annegati a Manfredonia, dolore nel dolore. Malore poco prima del funerale
Si sono svolti oggi i funerali dei bambini, residenti in a Manfredonia, in provincia di Foggia (Puglia) trovati morti dopo essersi allontanati nel pomeriggio di martedì senza però fare ritorno a casa. Dopo la denuncia da parte dei genitori, che avevano trovato le ciabatte dei figli vicino a un invaso, le forze dell’ordine avevano setacciato la zona. La notizia è arrivata intorno a mezzanotte lasciando la famiglia di Daniel e Stefan nel dolore più terribile. I genitori di Daniel e Stefan hanno altre due figlie, una adolescente e l’ultima nata pochi mesi fa.
La ricerca si è conclusa nel peggiore dei modi con il ritrovamento dei corpicini senza vita dei due fratellini, di sei e sette anni, proprio all’interno della vasca di irrigazione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Nucleo Sommozzatori dei vigili del fuoco di Bari, intervenuti posto insieme ai colleghi del distaccamento di Manfredonia e alle altre forze di polizia.
Bambini annegati a Manfredonia, la mamma colpita da malore prima dei funerali
Il sindaco Gianni Rotice ha proclamato per oggi il lutto cittadino. I funerali di Nicolae Daniel e Stefan si sono svolti nella cattedrale di Manfredonia oggi alle 16. Il sindaco ha chiesto ai commercianti di abbassare le saracinesche dei loro locali dalle 16 alle 16,10 in segno di lutto. La cittadina si è stretta intorno alla famiglia dei due bambini, in particolare si genitori, sconvolti per la terribile perdita.
Il funerale di Daniel e Stefan è iniziato in ritardo per le condizioni di salute in cui versa la giovane madre dei bambini, colta da malore mentre si trovava in chiesa per la messa del vescovo della diocesi di Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo padre Franco Moscone. Il vascone in cui sono stati trovati morti i bambini si trova a pochi metri dal casolare dove i genitori di Daniel e Stefan vivono e lavorano, regolarmente, come braccianti agricoli nelle campagne tra Manfredonia e Zapponeta.
Per raggiungere l’invaso, questa è una delle ipotesi, i bambini potrebbero aver usato un foro nella rete metallica che recinta la struttura. Su questo punto gli inquirenti stanno concentrano la loro attenzione. Sul caso è intervenuto anche lo zio delle delle vittime, il quale ha precisato che Daniel e Stefan “sapevano che era pericoloso, non era una piscina”.