Magalli rompe il silenzio sul caso Barbara D’Urso e non usa mezzi termini
Magalli rompe il silenzio sul caso Barbara D’Urso e non usa mezzi termini. Giancarlo Magalli, classe 1947, è un autore televisivo, conduttore televisivo e attore italiano. I nuovi palinsesti Rai e Mediaset per la stagione 2023/24 stanno facendo discutere. Giancarlo Magalli si è concesso in una lunga intervista a Il messaggero, commentando i programma e i cambiamenti della nuova stagione televisiva appena ufficializzati e parte di quelli Mediaset, che hanno visto in primis l’uscita di scena di Barbara D’Urso. (Continua a leggere dopo la foto)
Magalli rompe il silenzio sul caso Barbara D’Urso e non usa mezzi termini
Giancarlo Magalli si è lasciato andare in una lunga intervista a Il messaggero, commentando i palinsesti Rai 2023/2024 appena ufficializzati e parte di quelli Mediaset, che hanno visto in primis l’uscita di scena di Barbara D’Urso. Il conduttore, come riportato da Fanpage, ha attaccato duramente l’ex conduttrice di Pomeriggio 5: “Quello che faceva lei era il monumento al trash. Un modo di fare tv non dico brutto o sbagliato, ma estremamente ruffiano, con una grande dose di insincerità. Per sembrare amica del pubblico, con il cuore, esagerava ogni cosa. A me non è mai piaciuta. E poi mi ha tolto il saluto perché nel 2003 non la invitai nella giuria del programma La grande occasione, dedicato agli imprenditori. Che c’entrava?”. Parole molto forti che sicuramente otterranno una risposta da parte della diretta interessata. (Continua a leggere dopo la foto)
Il commento ai Palinsesti Rai
Giancarlo Magalli non ha trovato un posto negli attuali palinsesti Rai e men che meno in Mediaset: “Se vogliamo parlare di riconoscenza, quella non esiste. Meno che mai in Rai, che non essendo identificabile in una persona, una coscienza non ce l’ha proprio. Ha solo dirigenti che cambiano ogni due-tre anni. Mi avevano promesso una telefonata sia Angelo Mellone, che adesso guida il Day Time, sia il direttore generale Giampaolo Rossi, ma finora non li ho sentiti. Non è un problema: lavoro con la Rai dal 1964, senza mai una raccomandazione. C’è anche da dire che non voglio far carriera. Un impegno di due ore, tutti i giorni, per nove mesi, non lo reggerei più. Per questo due anni fa ho lasciato I fatti vostri”.