Lutto nello sport, il calciatore morto settimane dopo il terribile incidente stradale
Lutto nello sport, morto il calciatore Kevin Kuka. Il ragazzo era una promessa del pallone e aveva soltanto 21 anni. Kevin è morto a causa di un terribile incidente stradale avvenuto lungo l’autostrada del Brennero. Il giovane, da allora, circa tre mesi, era ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo un terribile incidente. Soltanto adesso Kevin Kuka è morto e il destino è stato crudele: è deceduto in seguito ad un’infezione. Il ragazzo 21enne in questo periodo giocava con la Virtus Bolzano e come dicevamo era un grande sportivo.
Kuka, era un bolzanino anche se aveva origini albanesi: il giovane ha lottato con tutte le sue forze. Il suo corpo però si è dovuto arrendere dopo circa 90 giorni da quel maledetto incidente sull’autostrada del Brennero. Tre mesi fa, il centrocampista della Virtus Bolzano era stato sbalzato dall’abitacolo della Golf su cui viaggiava. Kevin nel momento dell’incidente era insieme ad altri quattro giovani.
Lutto nello sport, morto il calciatore Kevin Kuka
Piangono la perdita di Kevin Kuka tutti, dalla mamma, al papà, dai fratelli, ai compagni di squadra Elis e Arnaldo Kaptina. A riportare la notizia è il quotidiano locale Alto Adige. La testa fa sapere che la notizia ha sconvolto la comunità albanese altoatesina e l’intera città di Bolzano. Senza parola i compagni di squadra e i tifosi, che ne avevano atteso il ritorno indossando magliette con la scritta “Forza Kevin”.
Ora tutti sono uniti nel dolore insieme ai famigliari del 21enne di origine albanese. “Ovunque tu sia, grazie per quello che ci hai dato”, il cordoglio della Virtus Bolzano, squadra di Serie D. Ma non è finita perché sui social sono comparsi numerosi messaggi, tra cui il toccante pensiero di un suo caro amico, Gianni.
“Mi sembra impossibile – scrive – non vederti passare più davanti al bar prima degli allenamenti e salutarmi sempre con un sorriso, mi mancherà non vederti al tuo solito posto la domenica al pranzo della squadra, mi mancherà non vederti bere una birra con i tuoi compagni dopo la partita”.