Elisa: “Da dieci anni sono l’amante di un uomo sposato. Ma non giudicatemi”
Il tradimento è una delle esperienze più dolorose che una persona possa avere all’interno di una relazione e ovviamente è anche uno motivi più comuni di rottura. La fantasia di tradire il proprio partner è un’esperienza molto comune. Secondo lo studio condotto da Hicks e Leitenberg (2001), al 98% degli uomini e all’80% delle donne è capitato di fantasticare di avere rapporti con persone diverse dal loro compagno o compagna. Il quotidiano Repubblica ha aperto una rubrica in cui i lettori possono raccontare senza filtri i propri tradimenti e spiegare anche i motivi che spesso spingono una persona a tradire. Questa è la storia di Elisa, 42enne romana che da dieci anni frequenta un uomo sposato incontrato in vacanza a Formentera.
“Tutti vogliono trovare l’amore della loro vita. Il mio è Valerio e non è il mio partner, ma il mio amante. Portiamo avanti questa relazione clandestina da circa dieci anni: lui è sposato, io ho avuto qualche storia importante. Quasi nessuno sa di noi e del nostro amore che custodiamo come un gioiello prezioso. – scrive Elisa nella lettera inviata a Repubblica – Perché quando ci sentiamo o stiamo assieme, la nostra quotidianità, gli altri e tutto quello che non ci fa essere una coppia tradizionale scompare. Può sembrare strano ai più, ma a noi va bene così. Abbiamo trovato il nostro equilibrio, il nostro modo di amarci”.
Elisa racconta della sua vita e della decisione del fidanzato dell’epoca di lasciarla a pochi mesi dal matrimonio. Per lei, l’amica Gioia organizza un viaggio a Formentera, un mese in una villa davanti al mare, a respirare e a rilassarsi iniziando la giornata con una nuotata in solitaria.
“Dopo una settimana già stavo meglio e il bagno prima di colazione era diventato il motore delle mie giornate. Quella mattina però quando sono arrivata sulla spiaggia non ero da sola: qualcuno stava già nuotando tra le onde. Indispettita me ne stavo andando, quando mi sento chiamare: ‘Ehi, l’acqua è meravigliosa! Perché non viene a fare un tuffo?’. Oltre che a ‘rubarmi’ il mio spazio mattutino era pure un grande sfacciato!. ‘Mi chiamo Valerio, lei?’. ‘Elisa, buongiorno! Guardi la mattina preferisco nuotare da sola, torno più tardi’”. Elisa va via e il giorno dopo torna in spiaggia per la sua nuotata. Uscita dall’acqua trova un sacchetto con dentro caffè, cornetto e un bigliettino che recita ‘Volevo farmi perdonare per ieri, Valerio’. E il girono dopo, insieme a caffè e cornetto, c’è anche il numero di telefono di Valerio.
Dopo un aperitivo insieme tra i due scatta un bacio, ma niente di più. “Continuiamo a vederci: ridiamo tanto, ci godiamo l’isola e facciamo l’amore con passione e allegria. Una notte mi fa una confessione – racconta ancora Elisa – è lì per il suo addio al celibato, si sposa tra un mese. Io non mi scompongo: sono affari suoi, io non voglio legami e soprattutto non voglio pensieri. Prendo questo incontro per quello che è, un’avventura estiva, e decido di divertirmi. Il giorno della partenza Valerio mi dice che si è innamorato di me. Io gli sorrido e mandandogli un bacio gli rispondo: ‘Vedrai che ti passerà’. Invece non gli è passata e neanche a me”.
Tornati nelle rispettive città, i due si rivedono e lui le racconta che sta insieme alla fidanzata da quando aveva 14 anni e da cinque anni lavora nell’azienda del padre di lei. Valerio le confessa di non volersi più sposare, di essersi innamorato e che avrebbe lasciato tutto per lei. Ma Elisa non si sente pronta. “Quando ci siamo salutati, tenendomi le mani, mi ha detto che tra di noi sarebbe continuata finché questa storia mi avrebbe fatto stare bene. Lui non voleva rinunciare a me, ci sarebbe stato sempre”.
Elisa e Valerio, che nel frattempo ha avuto una figlia, continuano a frequentarsi: “Valerio e io siamo una bolla in cui non entra mai nessuno e niente di quelle che sono le nostre vite quotidiane. Con il tempo ho scoperto di amarlo anche io, siamo diventati la costante l’uno della vita dell’altra”.
“Credo che con Valerio il legame sia indissolubile, – si legge ancora nella lettera di Elisa – forse il più forte che abbia mai sperimentato. Saremo amanti per sempre in questa esistenza e questo non ci turba e non ci fa desiderare altro. Per noi conta sapere che ci saremo in ogni frangente l’uno per l’altro, che l’amore che proviamo non verrà intaccato da nessuna tempesta. Quando siamo assieme, è un po’ come stare in vacanza. Come essere ancora su quella spiaggia, – conclude – dove la mattina presto c’eravamo solo noi”.