“Cosa hanno trovato i carabinieri”. Scomparsa Kata, la scoperta all’interno del palazzo sgomberato

Si è concluso domenica 18 giugno il sopralluogo all’ex hotel Astor in via Maragliano nella zona nord di Firenze ma di Mia Kataleya Chiclio Alvarez nessuna traccia. Con un vasto dispiegamento di uomini e mezzi, i carabinieri del Ros, del Sis e dei Gis hanno fatto una maxi perquisizione della struttura che sabato è stata completamente sgomberata proprio per permettere alle forze dell’ordine di setacciare l’immobile.

I militari dei gruppi specializzati dell’Arma sono andati alla ricerca di ogni possibile elemento riconducibile alla bambina di origine peruviana, 5 anni, scomparsa dal cortile dell’ex albergo dal primo pomeriggio di sabato 10 giugno: le ultime immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza mostrano Kata, come i familiari chiamano la piccola sparita, intorno alle 15.01-15.15 uscire e rientrare nell’edificio.

Scomparsa Kata, cosa hanno trovato durante il sopralluogo dell'ex albergo occupato

Scomparsa Kata, cosa hanno trovato durante il sopralluogo dell’ex albergo occupato

Sono state effettuate ispezioni – anche attraverso apparecchiature tecnologiche specifiche (sonde, telecamere e droni) – che hanno permesso di verificare il contenuto di vani angusti, intercapedini, controsoffitti, cunicoli, tubazioni, pozzetti e di un sottotetto, anche normalmente non accessibili dell’Astor, spiegano gli investigatori, “alla ricerca di elementi utili alle indagini“.

Scomparsa Kata, cosa hanno trovato durante il sopralluogo dell'ex albergo occupato

L’ipotesi più accreditata è quella del rapimento della piccola Kata, ormai scomparsa da dieci giorni. Nel decreto con cui il giudice delle indagini preliminari Angelo Antonio Pezzuti la scomparsa della bambina “sembra trovare spiegazione nei rapporti conflittuali che sono sfociati in delitti con denunce reciproche maturati nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’hotel Astor all’interno della comunità di peruviani ed ecuadoregni per il possesso delle stanze dell’albergo”.

Durante il sopralluogo delle forze dell’ordine sono state ritrovate un’intercapedine da cui è possibile accedere in giardino utilizzabile come nascondiglio. Non solo, i carabinieri hanno trovato anche un vano nascosto nel sottotetto e un cellulare. Ma quello che più colpisce e che potrebbe servire, è stato il ritrovamento di una telecamera appartenente a un privato cittadino, che punta sul cortile interno. Le immagini registrate il giorno della scomparsa di Kata sono al vaglio degli inquirenti. La speranza è che possa spuntare qualche immagine che aiuti a far luce sulla scomparsa della bambina.

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