Giovanni, il figlio vip di 19 anni di cui tutti parlano: “Spero di diventare un sex symbol come papà”

“Spero di diventare un sex symbol come papà”, dice il figlio vip che intanto, a 19 anni, ha seguito le sue orme. E non solo le sue… Il Dna, del resto, non è una sciocchezza e Giovanni, che ha deciso di fare il cantante come il padre e il nonno, due nomi importantissimi nella musica italiana, ha tutte le carte in regola per sfondare.

Il suo ultimo brano si intitola ‘Fino a Tre’ e, in occasione dell’uscita, ha deciso di raccontare al settimanale Chi come è nata la sua passione per la musica e quale rapporto coltiva con il padre e il nonno, punti fermi nel mondo dello spettacolo. Anche il fratello Paolo, 26 anni, condivide lo stesso ambiente: è da anni autore di brani per artisti come Alessandra Amoroso, Eros Ramazzotti e Nek. (Continua dopo la foto)

Lui è Giovanni Antonacci, figlio di Biagio e nipote del mitico Gianni Morandi (sua mamma è Marianna Morandi, ndr) e ha parlato anche di loro nell’intervista rilasciata recentemente alla rivista diretta da Alfonso Signorini. Del nonno dice “è una di quelle persone che, quando era in una stanza, tutto si illumina, lui porta con sé un sole immenso: sapere regalare positività è una cosa bellissima”. (Continua dopo la foto)

Papà invece “è più misterioso… spero di avere anche la sua attitudine da sex symbol”. Come poteva non influenzarlo la sua eredità familiare? Tanto per dire, alla maturità Giovanni ha portato una tesina sulla musica negli anni ’60. “Ho giocato la carta di famiglia a mio favore. Non sono mai stato un grande studente, ma così sono riuscito a unire il mio programma di studio alla musica. Ho parlato anche delle canzoni di mio nonno. E così mi sono portato a casa il diploma” (Continua dopo foto)

Poi la decisione di intraprendere lui stesso la carriera nella musica: “Fino a Tre è stato l’unico brano per cui ho chiesto un parere a mio papà. Mio nonno, invece, aspetta che le mie cose escano: lui sa sempre quando vengono pubblicate, le ascolta e poi mi manda un messaggio con quello che pensa. Nonno sa come farmi critiche senza ferirmi. Nel caso di Poche cose, mi ha scritto che era lontano dalle sue corde e che non sapeva se fosse bello o no. Ho capito che non si può piacere sempre a tutti”.

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