“Ecco perché l’hanno rapita”. Piccola Kata, spunta il movente choc. La mamma: “Se è ancora qui dentro è morta”
Spunta il movente choc sul rapimento della piccola Kata. È oramai passato più di una settimana dalla scomparsa senza spiegazioni della bimba che alloggiava allo stabile occupato di quello che era l’Hotel Astor di Firenze. Le forze dell’ordine stanno cercando senza sosta all’interno e all’esterno della struttura, lasciando aperta qualsiasi pista. Ma per il momento della piccola di 5 anni nemmeno l’ombra. Nel frattempo, come abbiamo già raccontato, lo stabile è stato sgomberato e si cerca con accuratezza anche negli anfratti più nascosti del vecchio hotel. Per gli inquirenti Kata sarebbe stata rapita.
È questa l’ipotesi più accreditata. E per il giudice delle indagini preliminari Angelo Antonio Pezzuti, la scomparsa della piccola “sembra trovare spiegazione nei rapporti conflittuali. Gli stessi che poi sono sfociati in delitti con denunce reciproche maturati nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’hotel Astor all’interno della comunità di peruviani ed ecuadoregni per il possesso delle stanze dell’albergo”.
Spunta il movente choc sul rapimento della piccola Kata
Ma non è finita, perché secondo alcuni fonti del Messaggero, la piccola Kata sarebbe stata rapita per un motivo ben preciso. Il movente risiederebbe a quel tentato omicidio di Santiago Manuel Medina Pelaez, che lo scorso 28 maggio è stato buttato di sotto da una finestra al terzo piano dell’Astor. L’uomo è miracolosamente sopravvissuto a un volo di otto metri.
Ma secondo molti ci sarebbe questo fatto dietro la scomparsa della piccola di 5 anni. Ora la speranza è che senza occupanti, le forze dell’ordine riusciranno a scoprire qualcosa di più sulla scomparsa di Kata o quantomeno a trovare qualche nuovo indizio. Saranno presenti anche due specialisti esperti nell’uso di apparati tecnici ad alta tecnologia che useranno degli strumenti in grado di rintracciare tracce termiche anche dietro dei muri.
La mamma di Kata ha poi dichiarato dopo la decisione dello sgombero: “Spero che non la trovino qui dentro, perché sennò significherebbe che Kata non è più viva. Invece io spero che lo sia”. La madre di Kata è stata spostata nelle ultime ore e sabato si è recata allo stabile abbandonato per recuperare gli effetti personali.