“Venite a vedere”. Giulia Tramontano, il vicino chiama i carabinieri: l’ultima scoperta su Impagnatiello
È fissata per domani 9 giugno l’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, la ragazza incinta al settimo mese di gravidanza uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Intanto le indagini continuano anche attraverso l’analisi delle telecamere per capire se l’ipotesi di un complice è valida oppure infondata. Nei giorni scorsi, martedì, erano stati trovati i documenti della ragazza, la carta bancomat e quella di credito in un tombino nel parcheggio della metropolitana Comasina. Poi, in casa, l’arma del delitto.
Dopo il ritrovamento del coltello il legale della famiglia della giovane, Giovanni Cacciapuoti aveva detto: “L’arma è stata indicata e sarà repertata. Sapremo tutto quanto all’esito. Lo leggeremo nelle carte. Abbiamo posto i nostri quesiti e siamo in attesa dei riscontri”. Aggiungendo poi come: “i rilievi saranno utili per verificare effettivamente ogni elemento dell’azione relativa anche alla giusta contestazione delle aggravanti già riconosciute e anche delle altre per le quali la procura giustamente al pari della famiglia vuole vederci chiaro”.
Giulia Tramontano, trovato il carrellino usato per trasportare il corpo
Intanto il vicino di Alessandro Impagnatiello ha fatto scoprire qualcosa di molto nuovo e molto macabro. Si legge su Repubblica come: “Nel pomeriggio di martedì, con il condominio di via Novella letteralmente sotto l’assedio delle telecamere, un vicino di casa di Alessandro Impagnatiello si avvicina a uno dei carabinieri impegnato nel sopralluogo dell’appartamento dov’è stata sgozzata Giulia Tramontano. “Venite, devo farvi vedere qualcosa”
“E quel qualcosa è un oggetto custodito nelle parti comuni al piano interrato della casa di Senago, tra le cantine e il box. Un carrellino portapacchi, nuovissimo. “Era qui, non sapevo di chi fosse e l’ho preso. Forse può esservi utile”. Si trattava del carrellino usato da Impagnatiello per trasportare il corpo delle fidanzata. Sul carrello pare siano state infatti trovate tracce di sangue sulle quali, nei prossimi giorni, verranno svolte della analisi.
Il ritrovamento del carrellino, scrive ancora Repubblica: “Non è un elemento da poco. Anzi, è un indizio che sposta, nella ricerca di eventuali complici del 30enne barman, reo confesso dell’omicidio della compagna e della soppressione del suo corpo e del feto del piccolo Thiago”.