“Non dovevate farlo vedere”. Giulia Tramontano, bufera su Chi l’ha visto. Critiche dal pubblico
Anche la trasmissione Chi l’ha Visto si è occupata dell’omicidio di Giulia Tramontano. La 29enne, che era al settimo mese di gravidanza, è stata uccisa a coltellate nel suo appartamento a Senago, in provincia di Milano, dove abitava insieme al compagno reo confesso. Dopo quattro giorni di silenzio e depistaggi, Alessandro Imagnatiello ha confessato l’omicidio della fidanzata. Il barista 30enne, per cui la procura è orientata a chiedere il rito immediato, aveva una relazione parallela con una collega 23enne. Che quando ha scoperto la relazione ha contattato Giulia per avvisarla e confrontarsi. Dopo l’incontro tra le due la 29enne è stata uccisa.
In queste ore stanno emergendo altri dettagli su quanto avvenuto nell’appartamento di via Novella la sera di sabato 27 maggio. La confessione di Alessandro Impagnatiello prende forma anche nei riscontri tecnico-scientifici e sembra ormai scongiurata l’ipotesi di un complice. Il programma di Rai3 condotto da Federica Sciarelli ha intervistato i legali della famiglia Tramontano e in apertura di puntata, mercoledì 7 giugno, ha mandato in onda un servizio che ha scatenato il pubblico social.
Giulia Tramontano, polemica sul servizio di Chi l’ha visto
Come detto Chi l’ha visto ha dedicato ampio spazio al terribile omicidio di Giulia Tramontano. Il programma se ne è occupato dal principio, da quando si pensava che la 29enne fosse scomparsa. Mercoledì sera la puntata si è aperta con una “Lettera a Thiago, un bambino mai nato“, scritta al bambino che la ragazza stava aspettando.
Un servizio che ha sollevato una marea di critiche tra i telespettatori del programma di Rai3. “Ma perché questa retorica banale e melensa? Perché trasformare una storia terribile e atroce in un argomento da talk show o da salottino? Vi prego, un po’ di etica, di rispetto, di buon senso”, ha scritto un utente. Ma non è certo l’unico che ha avuto da ridire.
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“Questo servizio non mi piace… mi sembra una speculazione sul dolore e non serve proprio ora“, “Concordo sul dire che di questo servizio si poteva anche fare a meno“ e “L’apertura di Chi l’ha visto con la lettera al bambino mai nato è vergognosa e manipolatoria“, si legge ancora.