Giulia Tramontano, il commento di Selvaggia Lucarelli sulla famiglia della vittima
Selvaggia Lucarelli contro la famiglia di Giulia Tramontano. Dopo la morte, atroce, della 29enne uccisa dal compagno alle porte di Milano, la giornalista decide di andare a testa bassa contro alcuni familiari della giovane incinta al settimo mesi di gravidanza. Com’è noto infatti, alcuni parenti della giovane hanno instituito una raccolta fondi da destinare in un primo momento all’Associazione Penelope (fondata da Gildo Claps in onore alla sorella, Elisa Claps, scomparsa all’età di 16 anni a Potenza nel 1993 e il cui corpo fu ritrovato 17 anni dopo).
Fino a qui tutto bene, se non fosse che la giornalista denuncia un cambiamento che l’ha insospettita. È per questo che poi ha deciso di denunciare tutto pubblicamente al suo vasto pubblico. Ma andiamo con ordine. C’è da dire che la raccolta fondi organizzata su Gofoundme, ha raggiunto la cifra di circa 15mila euro in poco tempo.
Selvaggia Lucarelli contro la famiglia di Giulia Tramontano
E a riguardo Selvaggia Lucarelli scrive: “Il ricavato verrà destinato alla famiglia di Giulia per coprire le ingenti spese causate da questa tragedia” e non più all’Associazione Penelope come scritto precedentemente. Non solo, la giornalista scrive: “Ma soprattutto, visto che la raccolta va bene è stato cambiato anche l’obiettivo economico da 10.000 a 15.000. Le ingenti spese della famiglia? La famiglia spieghi quali sono queste sue esigenze economiche perché questa raccolta promossa dalla sorella della vittima è di pessimo gusto”.
A questo punto Selvaggia Lucarelli si sofferma sulla sorella di Giulia Tramontano, Chiara, e sottolinea come sia “di pessimo gusto che la sorella abbia chiuso i commenti (sotto al post nel quale pubblicizzava la raccolta fondi sul suo profilo Instagram), mentre la gente chiedeva chiarezza. Io vedo da lei postati viaggi in Lapponia, in Grecia, a Zanzibar, non mi sembra una famiglia in una situazione di indigenza”.
“E aggiungo: perché le famiglie di vittime note alle cronache dovrebbero ricevere aiuti economici?”. Poi Selvaggia Lucarelli conclude il suo pensiero con queste parole: “La solidarietà è una cosa bellissima e io credo che i soldi risolvano moltissime cose ma, come dico sempre, le raccolte fondi serie sono prima di tutto burocrazia: spiegare, motivare, rendicontare. Solo a patto che esistano queste condizioni di trasparenza si può donare. Il resto è empatia ignorante e da solo danni”.