“Cacciato dalla Rai”. Scoppia il caso pesante sul conduttore, si parla di programma cancellato
Terremoto Rai, gli aggiornamenti non si fermano. Le dimissioni di Lucia Annunziata, le ipotesi su Massimo Gramellini, per non parlare del caso di Fabio Fazio e di Luciana Littizzetto che presto approderanno a Discovery: stravolgimenti in Rai che lasciano senza dubbio il segno e che hanno alzato un polverone. Nelle ultime ore si aggiunge anche il caso di Luca Barbareschi che da settembre dovrebbe andare in onda con la seconda stagione del programma “In barba a tutto”. Sembra che a chiedere la cancellazione del programma siano stati, secondo il Corriere della Sera, due consiglieri di amministrazione dell’emittente pubblica, Francesca Bria (Pd) e Riccardo Laganà (dipendenti Rai). Il motivo è presto spiegato.
Luca Barbareschi fuori dalla Rai. La notizia sta prendendo spazio in diverse testate giornalistiche. Sembra che i due consiglieri del Pd abbiano inviato alla presidente del cda della Rai, Marinella Soldi, la richiesta di bloccare la trasmissione. Infatti come sottolinea il Corriere delle Sera, i due consiglieri non solo hanno chiesto l’annullamento del programma ma anche che il budget previsto per la trasmissione trovi ben altra destinazione atta ad approfondire la tematica della violenza contro le donne. Ma qual è il motivo dietro tutto questo?
Luca Barbareschi fuori dalla Rai. La richiesta esplicita dei due consiglieri del Pd: “Oltremodo gravi le parole del signor Barbareschi”
In una recente intervista di Luca Barbareschi rilasciata per Repubblica, l’artista avrebbe asserito che “Le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità” e non solo. Luca Barbareschi avrebbe proseguito l’affondo affermando: “Qualcuno ha bisogno di pubblicità. Mentre Fabio Fazio e Lucia Annunziata fanno le vittime senza che nessuno li avesse cacciati, il primo è miliardario e la seconda forse avrà un futuro – spero per lei – nelle prossime europee del Pd, il sottoscritto produce per la Rai “The Palace” di Polanski e “The Penitent” di Mamet, Black Out, la serie per Rai1, e La luce nella masseria” per le celebrazioni dei 70 anni della Rai. Nei miei prodotti ci sono tante protagoniste femminili e non persone che vogliono farsi pubblicità. Come diceva Ida Magli, antifemminista convinta: “La festa della donna non è l’8 marzo ma tutti i giorni”“.
A questo punto l’appello di Bria e Laganà: “alla luce delle policy di valorizzazione e tutela delle donne volute e sostenute con fermezza da questo cda, nonché per evitare danni di immagine e ulteriori polemiche per il servizio pubblico, va valutato dagli attuali vertici la cancellazione del programma in oggetto“. In seguito a ciò, la replica di Luca Barbareschi giunge puntuale.
“Momenti comici in Rai. Io non ho nessun contratto e quindi quella che vediamo è censura preventiva sulla base di un mio legittimo pensiero, tra l’altro assolutamente rispettoso delle donne. Il mio programma televisivo è in palinsesto anche se non è stato ancora firmato il contratto. Se questo accadesse, dovrei fare causa ai consiglieri per il danno recato all’azienda, visto che la precedente edizione del programma ha avuto ottimi risultati”, sono state le parole dell’attore, produttore ed ex deputato di Alleanza nazionale.