METEO ITALIA, TORNA IL CALDO AFRICANO: DOVE E QUANDO
L‘estate si sta avvicinando per la gioia degli amanti della bella stagione che non vedono l’ora di prendere d’assalto le spiagge.
Ma come ha in serbo per noi la bella stagione? C’è da aspettarsi un caldo torrido oppure sarà più clemente con le temperature?
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vertiginoso aumento di queste ultime che ha messo a dura prova la salute degli individui più fragili, tra malori anche fatali, corse al pronto soccorso etc.
Se il sole fa bene, l’afa e la calura rendono l’aria irrespirabile, quindi sono in tanti che si stanno chiedendo quali novità potrebbero esserci per l’estate 2023.
Ovviamente è doveroso affidarsi agli esperti e ilmeteo.it è pronto a venirci in soccorso, fornendo le prime info utili. Si parla del ritorno del caldo africano ma quando e dove? Vediamolo insieme nella seconda pagina del nostro articolo.
Ilmeteo.it, ci invita ad allargare il nostro sguardo all’intero sistema climatico globale per capire come potrebbe essere l’estate 2023, in particolare concentrandoci sui fenomeni che si verificheranno in pieno Oceano Pacifico. In questa zona, come noto, si alternano due eventi importanti: la Niña e El Niño. Parliamo di fenomeni su larga scala, osservati sulla superficie dell’Oceano Pacifico tropicale, centrale e orientale che influenzano le condizioni meteo-climatiche globali. Ilmeteo.it ci fa sapere che gli esperti chiamano questa variazione ENSO (El Niño-Southern Oscillation) e che i cicli che caratterizzano questo fenomeno hanno una durata che va dai 2 ai 6/7 anni circa.
In parole più semplici, in modo che la situazione possa essere compresa anche dai non addetti ai lavori, la Niña ed El Niño sono, rispettivamente, un raffreddamento e un riscaldamento della superficie oceanica. Se si verifica u episodio di Niña ,le acque risultano di 1/3°C più fredde del normale ed anche la temperatura globale tende e a diminuire, mentre tutto il contrario avviene se si verifica un Niño, con le acque di 1/3°C più calde e di conseguenza anche le temperature medie a livello globale tendono ad aumentare.
Negli ultimi due anni è stata La Niña a dominare la scena a livello planetario quindi, sulla base di questo schema, le temperature sarebbero dovute scendere ma così non è stato, anzi tutt’altro, dal momento che il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre da quando si registrano i dati meteo.
Quindi gli esperti de ilmeteo.it si sono chiesti se il riscaldamento climatico in atto, provocato dalle attività antropiche, gioca ormai un ruolo così importante da annullare gli effetti di questi immensi meccanismi climatici? Una domanda lecita attorno alla quale si è al lavoro per trovare delle spiegazioni. Intanto la NOAA, l’agenzia Statunitense che si occupa di dinamiche oceaniche ed atmosferiche, ha appena annunciato che le acque superficiali dell’Oceano Pacifico si stanno scaldando oltre le aspettative, attivando El Niño.
Conclusione? Le temperature si porteranno ben sopra le media climatiche sull’intero Oceano Pacifico e questo significa pesanti conseguenze sul clima terrestre. Dopo 2 anni con un regime di La Niña, nelle prossime settimane avremo un forte riscaldamento delle acque del Pacifico. El Niño è correlato ad una maggiore attività dell’anticiclone di origine africana, che tende ad espandersi sull’Italia e l’Europa nel periodo primaverile-estivo. Cosa ci aspettano? Ondate calore durature, con punte fino a 40°C, siccità , eventi meteo estremi. Questo è lo scenario stilato dagli esperti de ilmeteo.it. Continueremo a tenervi aggiornati.