“Per me non costano tanto”. Caterina Balivo, bufera per il prezzo dei suoi nuovi zoccoli
Caterina Balivo, la replica dopo il duro attacco. La conduttrice televisiva non le manda di certo a dire ed è così che ha preso la decisione di rispondere in prima persona in merito alle critiche piovute sul suo ultimo acquisto. Non sarebbe la prima volta che accade. Ricordate quando a settembre è stato preso di mira il suo naso? Alcuni hater credevano fosse ‘ritoccato’ ma la Balivo ha risposto: “Ma quale naso rifatto. Questo è tutto mio!! Anzi, ho pure preso un vetro in faccia e mi manca un pezzettino”.
La replica di Caterina Balivo dopo le critiche. Ai vip basta veramente poco per essere improvvisamente inondati da critiche e accuse. Lo sa bene Sonia Bruganelli, spesso accusata di ostentare beni preziosi e una vita agiata. Adesso gli hater hanno invece preso di mira Caterina Balivo, o meglio il suo ultimo acquisto costato circa 150 euro. Nello specifico si tratta di un paio di calzature artigianali.
La replica di Caterina Balivo dopo le critiche sul suo ultimo acquisto: “Voglio puntualizzare che…”
Dopo aver mostrato ai fan il suo ultimo acquisto, immancabili i commenti al prezzo. La 43enne dunque non ha temporeggiato nel rispondere: “A mio avviso 150 euro per degli zoccoli non sono tanti”. Posto che nel mostrare l’acquisto, la conduttrice ha anche sottolineato: “È un prodotto interamente fatto a mano, e io mai come in questo momento sono dell’idea di sostenere l’artigianalità, il Made in Italy e le piccole botteghe”.
Dopo la prima replica, Caterina Balivo ha poi deciso di tornare ulteriormente sull’argomento: “Eccomi, volevo puntualizzare una cosa che ieri qualcuno di voi mi ha fatto notare in merito ai miei zoccoli fatti a mano”, esordisce. “Volevo parlare con chi mi ha scritto ieri in privato dicendo: ‘Ah, 150 euro gli zoccoli, come se costassero poco!’”.
“Chiariamo una cosa: 150 euro sono soldi. Sono pochi rispetto agli zoccoli firmati che vanno tantissimo questa estate. I prezzi infatti salgono dai 500 euro in su. Ma, a mio avviso, non sono così tanti se pensate a una cosa: sono stati fatti a mano da un signore italiano, se non sbaglio la sua è la terza generazione di ciabattini. Mi ha fatto provare la suola, ho scelto il pellame, con le sue mani ha inchiodato lo zoccolo, ha messo la fibbia, li ha rifiniti…”.