URBANO CAIRO ROMPE IL SILENZIO SULLA CACCIATA DI MASSIMO GILETTI

Una notizia inaspettata ha colpito i telespettatori italiani. Parliamo della decisione di La7 di sospendere la produzione del programma Non è l’Arena, condotto da Massimo Giletti.

L’azienda, tramite un comunicato, diramato da Ansa,  ha fatto sapere che la trasmissione condotta dal giornalista torinese non sarebbe tornata in onda domani,  domenica 16 aprile, come inizialmente previsto.

In onda dal 12 novembre 2017, il talk show condotto ed ideato da Giletti, è sempre stato tra i programmi più seguiti in Italia ed è sempre in prima linea a raccontare gli eventi più importanti legati all’attualità e alla politica, con un forte interesse al tema della mafia, attraverso la realizzazione di reportage di grande interesse.

Logico che la chiusura improvvisa di Non è l’arena faccia rumore, facendo parlare  in molti, anche se non avevamo ancora sentito l’opinione dell’editore di La 7.

Ebbene si, Urbano Cairo ha rotto il silenzio, decidendo di pronunciarsi proprio sulla chiusura del talk show che, ricordiamo, è stato interrotto senza preavviso, a partire già da domani. Vediamo insieme cosa ha dichiarato nella seconda pagina del nostro articolo.

Ai microfoni dell’Ansa, Cairo ha dichiarato: “Massimo Giletti  ha condotto in 6 anni 194 puntate dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto inclusi quelli relativi alla mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare”, aggiungendo: “Gli auguro di trovare la stessa libertà incondizionata nella sua prossima esperienza televisiva o di altro genere”.

Si tratta di parole forti che non lasciano adito a ulteriori interpretazioni, se non un secco addio anche se non sappiano ancora, per il momento, che cosa effettivamente si nasconda dietro questa improvvisa decisione.  Si sa che tutti i collaboratori  di Non è l’arena sono stati mandati a casa senza preavviso tramite un comunicato della rete, venerdì pomeriggio.

Il contratto di Giletti scadeva in estate ma è stato interrotto in largo anticipo e la cosa ha alimentato indiscrezioni, rumors che stanno lasciando letteralmente  basiti i fedelissimi telespettatori del programma che, da anni e anni, trattava i temi più scottanti. Un’indiscrezione decisamente  da non far passare inosservata è arrivata dalla giornalista Selvaggia Lucarelli che ha parlato di perquisizioni presso l’abitazione di Massimo Giletti.

Il conduttore le ha smentite prontamente. Dopo è arrivata l’ipotesi di presunti contatti di Giletti con la Rai che non sarebbero scesi giù all’editore. Ancora un volta il buon Massimo ha smentito tutto. Ma, non c’è due senza tre ed è spuntata la terza ipotesi, riguardante, niente di meno, l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona.  Il condizionale è d’obbligo ma sarebbe stato l’ex agente fotografico di Corona, secondo questa pista, a vendere, tramite un’agenzia, alla trasmissione di Giletti le chat audio tra il boss mafioso Matteo Messina Denaro e due pazienti conosciute durante la chemioterapia (questo è riportato su fanpage.it).

Per ora molte idee e confuse, in attesa di scoprire quale sia la verità. Intanto la notizia corre veloce sulla rete, alimentando polemiche, commenti, curiosità, indiscrezioni che spuntano come funghi  anche se nulla di ufficiale, riguardo ai motivi della chiusura improvvisa di Non è l’arena, ci è dato sapere. Ovviamente continueremo a seguire il caso, fornendovi i dovuti aggiornamenti.

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