SPORCA VESTITI E LA SEDIA COL SANGUE MESTRUALE, VIENE SGRIDATA: LA SUA REAZIONE
L’adolescenza è un periodo molto particolare della vita di un giovane. Si ha a che fare con grandi cambiamenti, sia nel fisico che dal punto di vista psicologico. In questo processo di trasformazione i ragazzi vivono un equilibrio molto fragile e sottile, che necessita della comprensione degli adulti.
Non è stato così per questa bambina di 12 anni, alle prese con i primi segni del proprio sviluppo fisico. Per le ragazzine questo passaggio può essere ancora più traumatico per via dell’insorgere delle mestruazioni, un fatto fisiologico che può essere visto talvolta come sconvolgente.
La pubertà è una tappa biologica molto importante nella vita di un giovane, che consiste sostanzialmente in quel processo di maturazione biologica che segna il passaggio dal corpo di un bambino a quello di un adulto. L’arrivo del primo ciclo mestruale nelle ragazze è chiamato menarca e rappresenta una tappa significativa della maturazione puberale, che solitamente avviene tra gli 11 e i 15 anni.
Spesso di fronte alla prima mestruazione le ragazzine si trovano profondamente spaesate ed spaventate. Le emozioni possono essere contrastanti e non sempre facilmente gestibili da una giovane fanciulla. Per questo motivo hanno bisogno di tutta la comprensione possibile degli adulti, i quali dovranno essere delle sagge guide per questa tappa così importante.
Se, invece, le figure di riferimento non saranno in grado di accompagnarle con dolcezza in questi cambiamenti, i risultati possono essere drammatici. Purtroppo questa bambina ha dovuto fare i conti con l’insensibilità della propria insegnante, procurandole una reazione imprevedibile: ecco cosa è accaduto.
Capita spesso che il primo ciclo mestruale si manifesti tra le mura scolastiche, caricando le ragazzine di ancora più ansia ed imbarazzo. E’ quello che è successo a questa bambina indiana di 12 anni, che ha dovuto fare i conti con il menarca proprio mentre seguiva la lezione a scuola.
Quando la maestra si è accorta dell’inconveniente, anzichè rincuorare la ragazzina ed accompagnarla fuori, ha pensato bene di inveire contro di lei davanti a tutti i compagni. La scarsa sensibilità della donna ha ferito profondamente la bambina, umiliata in pubblico per colpe che non poteva avere.
Tornata a casa la 12enne si è chiusa in un profondo malessere e, senza aggiornare i genitori della vicenda, ha iniziato a rimuginare da sola in camera sull’accaduto e sull’umiliazione subita. Alla fine il dolore è stato troppo grande e, dopo aver scritto una lettera in cui spiegava il suo disagio, ha deciso di farla finita gettandosi dal balcone della sua casa.
Del tutto ignari di ciò che stava passando, i suoi genitori si sono ritrovati all’improvviso davanti alla tragedia: la loro amata figlia si era suicidata. Successivamente è stata ritrovata la lettera della 12enne, dove si leggevano le sue ultime struggenti parole: “Fino ad oggi non ero mai stata sgridata, perché la maestra mi ha urlato così?”.
La notizia della tragedia avvenuta nello Stato di Tamil Nadu, nell’India meridionale, è stata riportata dal Daily Mail ed ha subito fatto il giro del mondo. I genitori della ragazzina, ancora sotto choc, hanno subito organizzato grandi proteste fuori dalla scuola, tanto che si è richiesto l’intervento della polizia locale.