“Perché non mi sono operata”. Vladimir Luxuria, la verità sulla transizione mai completata
Scrittrice, attrice, politica, sono alcune delle tante facce di Vladimir Luxuria. Istrionica e divertente, forse come nessuna ha saputo interpretare una parte del comune sentire. La sua storia però non è stata facile, anzi, il suo è stato un percorso a ostacoli già nei primi anni di vita quando la sua omosessualità è uscita fuori. “Anche io sono stata colpita, picchiata, ho portato dei lividi, ma ho avuto un angelo e ho resistito. Devi essere davvero forte per farcela”.
Aveva spiegato Vladimir Luxuria a una costernata Eleonora Daniele negli studi di Rai1. “Quando avevo 15 anni andavo a scuola come un condannato che va al patibolo, ogni passo era pesante, era come avere una palla al piede… Sapevo che ogni volta che entravo a scuola ci sarebbero state risatine, qualcuno avrebbe scritto un insulto sul mio quaderno, quando andavo a ginnastica ero il momento peggiore”.
Poi Vladimir Luxuria aveva raccontato alcuni dettagli sconvolgenti: “Mi facevano la pipì nelle scarpe negli spogliatoi, e ancor peggio sentire che tutta questa sofferenza te la devi vivere da sola, nessuno ti ascolta, pensi che sia tu la persona sbagliata. non ne puoi parlare a casa e a scuola gli insegnanti giravano la testa dall’altra parte”.
Ora Vladimir Luxuria è tornata a far parlare di sé nel corso di un’intervista a Libero alla quale ha raccontato aspetti della sua vita passata e il motivo per cui non ha cambiato il suo processo di transizione. “Non mi prostituirei un’altra volta. Non posso dire di essermi pentita, era un periodo della mia vita. L’ho trascorso con lunghe sedute dall’analista; avevo passato talmente tante delusioni con gli uomini che, per ripicca, nella mia testa, decisi: non mi date niente e vi vergognate di me? Almeno datemi i soldi”.
Poi, parlando del processo di transizione, Vladimir Luxuria ha detto. “L’anestesia mi terrorizza. Anche se poi è vero: mi sono rifatta naso, labbra e seno in una botta sola. E, a dire il vero, attiravo l’attenzione degli uomini più come trans. La transizione richiede varie fasi: avendo piena proprietà del corpo si può fermare in qualsiasi momento. Ma anche andare avanti; non è detto che non cambi sesso del tutto. La pensava così anche Eva Robin’s”.