“Aveva strane macchie”. Diagnosi choc: dieci giorni in ospedale, poi il decesso. Tommaso aveva solo 17 anni
Meningite, Tommaso Fabris è morto a 17 anni. Non ce l’ha fatta il giovane colpito dalla temibile infiammazione che ta il 25 e il 26 febbraio lo aveva portato al ricovero nell’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa. Oggi, martedì 28 febbraio, dopo le sei ore di osservazione previste per legge, è stata dichiarata la morte cerebrale del 17enne.
La famiglia ha deciso di donare gli organi di Tommaso. Nelle ultime ore sono state ore difficili anche per tutte le persone con le quali il giovane era venuto a contatto. In tutto 256 persone che hanno seguito la profilassi del caso. Tommaso Fabris era un grande appassionato di basket e oggi sono in tanti a piangerne la morte.
Lo striscione “Forza Tommy” e i messaggi degli amici
Tommaso Fabris frequentava il liceo scientifico da Ponte di Bassano, ma la sua grande passione era il basket. Giusto ieri il presidente Battista Cirotto e l’allenatore della sua squadra, The Team Basket Riese, erano andati a trovarlo in ospedale: “Da quanto ci hanno riferito, venerdì sera è tornato a casa dall’allenamento e la notte ha iniziato a star male; i genitori hanno contattato subito la guardia medica in quanto aveva 41 di febbre, in seguito hanno deciso di portarlo al pronto soccorso a causa di questa febbre così alta e della comparsa di strane macchie sulle gambe. Appena arrivato in pronto soccorso la diagnosi di meningite da meningococco non ha lasciato scampo”.
Proprio nelle ultime ore era comparso uno striscione all’esterno dell’ospedale con su scritto “Forza Tommy” e un cuore. Ma il 17enne non ce l’ha fatta. “È finita. Tommy adesso ci guarda da lassù” hanno fatto sapere gli allenatori della sua squadra. “A 15 anni è stato campione d’Italia con la Orange One U15; è un ragazzo meraviglioso, con una smisurata passione per la pallacanestro” avevano detto di lui.
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I compagni di squadra lo ricordano così su Il Gazzettino: “Un ragazzo super, dentro e fuori dal campo. Un talento naturale per il basket, così agile e scattante”. Anche “La Pallacanestro San Bonifacio si stringe con un intenso e fraterno abbraccio intorno alla famiglia di Tommaso Fabris, alla mamma Emanuela, il papà Christian e il fratello Alessio, in questo giorno di profonda tristezza per tutta la pallacanestro veneta. Un immenso abbraccio lo rivolgiamo anche ai nostri amici di @theteamriese, a coach Pippo Campagnolo e tutti i compagni di squadra”.