“Abbiamo deciso così”. Angela Celentano, l’annuncio dei genitori dopo il Dna negativo
Angela Celentano, la decisione dei genitori. Fa ancora discutere il caso della bambina scomparsa 27 anni fa, i cui genitori non si sono ancora arresi e sperano un giorno di poterla riabbracciare. Era il 10 agosto del 1996 quando la piccola Angela scomparve durante una gita con la famiglia sul monte Faito a Vico Equense, provincia di Napoli. Da allora sono iniziate le ricerche che pochi giorni fa sembravano essere terminate positivamente con l’individuazione di una ragazza sudamericana.
La modella venezuelana, che ha anche una voglia di caffè nello stesso punto di Angela, ha riacceso le speranze della famiglia. Parliamo di una donna di 31 anni, dunque anche l’età corrisponde. Purtroppo, però, il risultato dei test del dna di comparazione non ha dato l’esito sperato: “La comparazione tra il dna dei signori Celentano e quello della giovane donna ‘attenzionata’ purtroppo non vi è corrispondenza genetica” ha fatto sapere il legale della famiglia Luigi Ferrandino.
La decisione dei genitori di Angela dopo l’esito del test
Nonostante l’amarezza e la delusione per questo ennesimo buco nell’acqua i genitori Angela Celentano, Catello e la moglie Maria con le figlie Rossana e Naomi, non hanno ancora perso la speranza: “Continueremo nelle nostre ricerche e qualunque altra segnalazione meritevole di approfondimento verrà percorsa” le loro parole. Poi il ringraziamento a “quanti hanno contribuito nelle segnalazioni. Noi non smettiamo di sperare di poter riabbracciare la nostra amata figlia. Per il momento riteniamo di rimanere in silenzio e chiediamo rispetto”.
Lo scorso mercoledì 15 febbraio la famiglia aveva partecipato ad una puntata di “Chi l’ha visto?” e aveva espresso un cauto ottimismo per l’ennesima volta dopo la scoperta della nuova pista sudamericana. Purtroppo, però, le loro speranze si sono rivelate vane anche in questa occasione.
La piccola Angela stava giocando con altri bambini dello stesso gruppo con cui era andata in gita sul monte Faito. Quando il papà la chiamò per il pranzo ci si rese conto che della bambina non c’era più traccia. Inizialmente si pensò ad un incidente, ma dopo le ricerche di polizia, esercito e volontari senza alcun esito si fece strada l’ipotesi del rapimento. Da allora in diverse occasioni i genitori hanno sperato di averla ritrovata, ma ogni volta sono rimasti delusi, come in questa recente circostanza.