ALLERTA AGLIO, ARRIVA DALLA CINA MA È UNA FRODE: COME RICONOSCERLO

Nel mondo in questi giorni si stanno verificando una serie di tragedie che stanno sconvolgendo l’opinione pubblica nazionale. Si tratta molto spesso di incidenti stradali, o peggio ancora morti improvvise a causa di malori di varia natura. Si tratta di tragedie che segnano intere comunità e vengono anche riprese dalla stampa, proprio a causa del loro interesse mediatico che provocano. In questo periodo appunto sono tanti i fatti che stanno sconvolgendo le nostre comunità.

Ma non sempre a far parlare di sè sono tragedie, ci sono anche altri episodi o circostanze che portano la pubblica opinione a discutere, basti penare a quello che sta succedendo in questo periodo con la messa in commercio di nuovi alimenti come la farina di grillo, con cui si stanno producendo svariati prodotti come pane, pasta e biscotti. E in questi giorni è arrivata una allerta su una frode. 

AGLIO DALLA CINA

La delegazione del settore nazionale dell’aglio di Asaja, in Spagna, ha fatto presente a Bruxelles come dalla Cina stia entrando aglio venduto come fresco all’interno della Unione Europea. Adesso la Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea, ha aperto un’indagine sull’ingresso “fraudolento” di aglio cinese in Ue e sull’importazione di aglio egiziano senza dazi.

Del Pino ha informato che l’aglio dalla Cina sta entrando in UE come fresco, ma tutto questo costituisce una tremenda frode fiscale poiché l’importazione di aglio fresco cinese è soggetta a un quota, che in caso di superamento comporta l’applicazione di una tariffa deterrente di 1,2 euro al chilo.

La notizia in questione è stata anche riportata dal quotidiano Il Salvagente. In sostanza la richiesta dei coltivatori di aglio europei è che la Comissione Europea riveda i parametri dell’accordo corrispondente all’Egitto. Del Pino ha inoltre informato che l’aglio fresco viene solitamentr trasportato contenitori freddi a una temperatura compresa tra -2 e meno -4 gradi centigrad e arriva in Europa come aglio congelato, mentre il trasporto dovrebbe avvenire a -20 gradi. In questo modo in Europa entra aglio fresco ma non congelato e questo favorisce il non pagamento dei dazi. 

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