“Li abbiamo trovati”. Terremoto Turchia, dopo 28 ore trovati vivi 3 bimbi e la loro mamma
La terra si è frantumata per 150 km, uno squarcio nel cuore della Turchia: il bilancio del terremoto che ha colpito anche la Siria 28 ore fa è purtroppo provvisorio: 5000 le vittime accertate, migliaia i dispersi. Secondo l’OMS le vittime potrebbero arrivare a 20mila. Intanto la terra continua a tremare. Sono 312 le scosse di assestamento registrate lungo la zona di confine tra Turchia e Siria. Oltre 5700 gli edifici crollati in Turchia.
La macchina dei soccorsi si è messa in moto da ogni parte del mondo Italia compresa. “La Turchia ha ricevuto offerte di aiuto da 45 Paesi, oltre all’Unione europea e alla Nato”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Forte anche il sostegno dell’organizzazione mondiale della sanità che, dalle prime ore successive la tragedia, è scesa in campo.
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Terremoto in Turchia, mamma e 3 figli estratti vivi dalle macerie
“L’Organizzazione mondiale della sanità sta inviando tre voli charter verso Turchia e Siria colpite dal sisma, carichi di forniture mediche, compresi kit chirurgici per la cura dei traumi, dal nostro hub logistico di Dubai – dice il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus -. I funzionari nazionali sia in Turchia che in Siria – ha spiegato – stanno conducendo operazioni di ricerca e soccorso, anticipando al contempo la crescente necessità di cure traumatologiche per i feriti”.
Tra le tante testimonianze che arrivano anche quella del vescovo di Aleppo a Vatican News. “Eravamo al terzo piano, la paura è stata enorme e ora tutta la gente è in strada, al freddo e sotto la pioggia. Non siamo abituati a questo genere di eventi, è la prima volta che vedo una cosa simile ad Aleppo. Stanotte dormiremo all’entrata del vescovado o altrove, vedremo cosa fare”.
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“ C’è – ripete – una grande paura, ci sono danni ovunque, anche in cattedrale. Le biblioteche sono distrutte, le case crollate: è una situazione apocalittica”. Il vescovo racconta di altre persone che sono riuscite a salvarsi, nonostante “metà dei loro palazzi siano crollati”. Nella devastazione c’è spazio anche per i miracoli. Nelle ore scorse una donna e i suoi tre figli sono stati estratti dalle macerie di un edificio crollato nel distretto Nizip di Gaziantep, nel Sud della Turchia.