Cinema in lutto, l’indimenticato attore è morto. Addio a un grande uomo dai gesti straordinari
Il cinema è in lutto: George Robertson è morto nelle scorse ore, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo hanno apprezzato in vita in veste di attore. Il suo volto non sarà mai dimenticato dal pubblico grazie ad un suo ruolo, che lo ha consacrato, infatti ancora oggi lo si ricorda con grande affetto. Nel corso della sua lunga carriera nel grande schermo, è stato protagonista in diverse pellicole ma ce n’è una in particolare che lo ha reso davvero celebre a livello internazionale.
Tutto il mondo del cinema è in lutto e piange la scomparsa di George Robertson, morto dopo essere stato ricoverato al Sunnybrook Health Sciences Centre della città di Toronto, in Canada. Nonostante il suo decesso risalga a qualche giorno fa, in particolare il 29 gennaio scorso, soltanto adesso i suoi familiari hanno voluto comunicare a tutti la triste notizia. A rivelare tutto è stato The Hollywood Reporter, che ha ricevuto la bruttissima comunicazione direttamente dai parenti dell’attore.
Cinema in lutto: George Robertson è morto
Originario del Canada, oltre ad essere un grande attore, era stato in passato abile a svolgere con grande professionalità due sport: l’hockey e il calcio. Nel lontano 1952, come ricordato da Leggo, ebbe l’Allan Hall Memorial Trophy dalla West Hill High School. Poi anni dopo era riuscito ad ottenere un master in economia alla prestigiosa università Columbia della città di New York. Il cinema è stato travolto da questo lutto, riguardante George Robertson, che se n’è andato per sempre alla veneranda età di 89 anni.
Ma George Robertson è ricordato e amato per essere stato soprattutto il commissario Henry Hurst nei primi sei film di Scuola di polizia. Ha esordito qui nel 1984 e ha terminato la sua esperienza cinematografica con questa pellicola nel 1989. Ma è stato anche protagonista in Airport nel 1970, Norman Rae 9 anni dopo e JFK – Un caso ancora aperto nel 1991. Nel 2006 è stato anche l’attore che ha impersonato il vicepresidente americano Cheney nella pellicola dedicata all’attentato alle Torri Gemelle: 11 settembre – Tragedia annunciata.
The Hollywood Reporter ha anche ricordato un gesto straordinario fatto da Robertson anni fa. Decise di percorrere a piedi 328 miglia nel sud-ovest della Francia per raccogliere dei fondi da destinare ad un orfanotrofio thailandese. Lui è stato anche ambasciatore dell’Unicef ed è stato nominato nel 2004 Umanitario dell’anno. Lascia la moglie Adele, le figlie Sarah ed Ellen e i nipoti Julia, William, Ariel, Josh, Maddie e Gabe.