Lutto nel calcio italiano, la Samp perde un altro suo storico eroe
Altro lutto nel mondo del calcio. Era una storica bandiera della Sampdoria e aveva giocato con i blucerchiati tra gli anni ’50 e ’60: era il settimo nella classifica delle presenze con la maglia della Doria. Pertanto non si fa fatica a definirlo come una colonna portante che ha segnato un pezzo di storia della società genovese. Si è spento a 90 anni Gaudenzio Bernasconi, bergamasco di Ponte San Pietro: era nato nel 1932 e aveva giocato anche in Nazionale: sei presenze con la maglia azzurra.
Dopo Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic la Sampdoria piange un altro campione. Era un beniamino della tifoseria sampdoriana ed era stato soprannominato “orsacchiotto”. Aveva la maglia numero 5 ed era il classico centromediano metodista, un ruolo che nel calcio moderno è diventato il “regista arretrato” della squadra, colui che viene schierato davanti alla difesa a protezione del pacchetto arretrato.
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Calcio in lutto: è morto Gaudenzio Bernasconi, bandiera della Samp
Bernasconi giocò consecutivamente per 133 partite tra il 1955 e il 1959: un periodo lunghissimo nel calcio in cui non saltò neanche una partita per espulsione. L’ultima visita a Marassi di Bernasconi è datata 2016: anche in quella occasione sfoggiava la sua maglia che ormai era diventata una seconda pelle e lo faceva con lo sguardo fiero di sempre, quello che ha emozionato i tifosi della Sampdoria: “Si commuoveva ancora nel ripercorrere il passato e a ricordare le sue tantissime battaglie con la maglia dai colori più belli di tutti”, si legge sul sito della Sampdoria.
La Sampdoria ha voluto ricordare in questo modo la figura di Gaudenzio Bernasconi: “566 Roberto Mancini. 510 Moreno Mannini. 493 Pietro Vierchowod. 459 Angelo Palombo. 400 Fausto Pari. 376 Fausto Salsano. 365 Gaudenzio Bernasconi. Le statistiche parlano chiaro. Parlano di un autentico pezzo di storia dell’Unione Calcio Sampdoria. Storia vera, a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60, quando essere blucerchiati non era così facile come un trentennio dopo. Gaudenzio Bernasconi da Ponte San Pietro. In questo tremendo inverno 2022/23 ci ha lasciato anche lui. Orsacchiotto – come lo chiamavano tutti – aveva 90 anni e questa mattina, dopo la colazione, si è addormentato per l’ultima volta”.
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“Erano lontani i tempi della trincea, con il 5 cucito dietro la schiena e la fronte alta propensa all’anticipo. Ma Gaudenzio era rimasto lo stesso di sempre, schivo e sensibile. E sampdoriano. Divenuto nel frattempo padre e nonno, si commuoveva ancora nel ripercorrere il passato e a ricordare le sue tantissime battaglie con la maglia dai colori più belli di tutti. Aveva le lacrime agli occhi anche in occasione dell’ultima sua apparizione a Marassi, da tifoso, nel febbraio 2016, felice di essere tornato a casa e di sfoggiare con orgoglio la sua maglia, la maglia di una bandiera. Presente per 133 (tra il ’55 e il ’59) partite di fila e mai espulso, divenne un punto fermo della Sampdoria più forte prima dell’avvento di Paolo Mantovani Alla moglie Anna e a tutta la famiglia Bernasconi le più sentite condoglianze da parte della società”.