Maria Amatuzzo, uccisa a Natale, il marito confessa: “Voleva andarsene, ho visto un fantasma”
Lo spiacevole episodio è accaduto la vigilia di Natale, all’interno dell’abitazione in cui vivevano, nel comune di Marinella di Selinunte, in provincia di Trapani.
Dopo il fermo, Ernesto Favara ha confessato il delitto, raccontando di aver perso la testa quando lei gli ha rivelato il suo intento di andarsene di casa. Ecco le parole dell’ex pescatore.
Abbiamo discusso per alcuni minuti e lei mi ha ribadito che se ne sarebbe andata da casa per sempre, accontentandosi di vedere i bambini per un’ora a settimana. In quel momento ho visto un fantasma.
Davanti al Gip, l’uomo ha spiegato che dal 27 agosto era andata via di casa diverse volte, per poi ritornare da lui. La loro relazione non era più la stessa.
Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, l’uomo di 63 anni aveva visto i figli il venerdì precedente, per dare loro i regali di Natale. Il pomeriggio della vigilia, invece, Maria Amatuzzo era tornata a casa e i due avevano iniziato a discutere. Una discussione poi finita nel peggiore dei modi.
Maria Amatuzzo, arrestato il marito
Quando gli agenti hanno raggiunto l’abitazione, hanno trovato l’uomo con in mano il coltello da cucina.
L’intera comunità lo conosceva, l’uomo è stato uno dei pescatori storici della marineria di Selinunte. Un’attività che ha svolto per oltre 10 anni, ma ultimamente si faceva vedere molto più raramente.
Il fratello di Ernesto, Antonio Favara, ha raccontato di aver sentito delle grida di aiuto e di essersi affacciato al balcone. È stato allora che ha visto Ernesto con il coltello in mano nel cortile.
Gli ho domandato cosa avesse fatto e lui mi ha risposto: mi ha fatto perdere le bambine. Dallo scorso lunedì, la moglie di mio fratello non era più in casa, ma Ernesto non aveva mai dato segni di squilibrio.
Le loro due bambine, due gemelline di 4 anni, erano state affidate ad una comunità alloggio da circa un anno.