“VIALLI COME SINISA MIHAJLOVIC”. TERREMOTO NEL MONDO DEL CALCIO
Sono giorni particolarmente duri per il mondo del calcio, la morte improvvisa di Sinisa Mihajlovic ha sconvolto profondamente milioni di appassionati. In queste ore si teme anche per un altro grande campione, Gianluca Vialli, alle prese da anni con un brutto tumore al pancreas che lo ha costretto ora al ricovero presso una clinica londinese.
Stanno facendo molto scalpore le dichiarazioni di alcuni personaggi illustri del mondo del calcio, che hanno dichiarato di intravedere un filo comune tra le situazioni dei due calciatori. In particolare, l’ex procuratore di Torino Raffaele Guarinello ha deciso di fare luce su un argomento particolarmente scottante e, ad oggi, molto attuale: vediamo cosa ha dichiarato.
L’ANNUNCIO CHOC
Sul finire degli anni 90′ il mondo del calcio fu sconvolto da un grande terremoto circa l’abuso di farmaci. Ad occuparsi della questione fu l’ex procuratore di Torino, Raffaele Guarinello, che indagò su uno dei casi più eclatanti nel mondo del calcio, quello di Bruno Beatrice, calciatore che nel 1985 si ammalò di leucemia linfoblastica acuta.
Secondo la vedova di Beatrice, sarebbe stata evidente una correlazione tra la gravissima malattia ed il ciclo di radioterapia a base di raggi X impiegata per curare la sua pubalgia negli anni 70′. Sta di fatto che l’indagine fu archiviata per prescrizione: “Commissionammo all’Iss (Istituto Superiore di Sanità, ndr) un’estesa indagine epidemiologica su centinaia di casi. Ci consentì di individuare un’anomala eccedenza di morti premature tra gli ex calciatori. Fu il risultato di un lavoro lungo e meticoloso“- ha dichiarato l’ex procuratore, che invita comunque alla cautela nelle valutazioni sui casi singoli, come appunto quelli di Mihajlovic e Vialli.
A suscitare grande scalpore in queste ore sono anche le dichiarazioni del presidente della Lazio Claudio Lotito, il quale avrebbe fatto intendere tra le riga come possa esserci una correlazione tra il peggioramento dei casi clinici dei due ex calciatori e la vaccinazione: “Servono e vanno fatti, ma nessuno sa quello che potranno determinare in futuro“. A fargli da eco lo scienziato Giulio Tarro che ha suggerito di “esaminare il quadro oncologico del paziente e valutare com’era prima che gli venissero somministrati i vaccini”. Le dichiarazioni di Lotito hanno sollevato un vero e proprio polverone, fornendo un nuovo spunto agli ambienti contrari alla vaccinazione.