MIHAJLOVIC, “È TERRIBILE..”: LA SCOPERTA SU NIKOLINA
La morte di Sinisa Mihajlovic ha lasciato tutto il mondo, non solo quello sportivo, sotto choc. Una perdita improvvisa, devastante, che è rimbalzata di sito in sito.
In tutti, è calato il gelo, quel freddo che pervade la pelle ogniqualvolta se ne va via un campione, non solo in campo, ma nella vita. Un grande calciatore, un grande allenatore ma soprattutto un marito, un padre, un nonno esemplare.
E’ di Sinisa uomo, quello nascosto dietro il suo aspetto severo, che voglio parlarvi, perché era un esempio per tutti. Un esempio di rettitudine, umiltà, bontà d’animo.
Il bene lo si fa in silenzio. Questo era il mood di Miha che ha sempre fatto gesti solidali, ha sempre avuto una parola di conforto, è sempre stato al servizio dei fragili, senza far rumore.
Ecco perché il suo trapasso oggi fa rumore. No, non è un gioco di parole ma semplice verità. Se oggi il mondo intero piange Sinisa, ci sono dei motivi ben precisi e forti, proprio come Nikolina ha sottolineato. Ma di chi parlo? Ve lo spiego nel proseguimento dell’articolo.
Nikolina Radunovic oggi è una splendida ragazza 26enne. Una di quelle che, proprio come Mirko, il 13enne che Sinisa ha conosciuto e che ha vinto la lotta contro la leucemia, a differenza del grande campione, era malata. Nikolina, una volta appresa la notizia del decesso di Miha, stroncato da una recidiva di leucemia mieloide che non gli ha lasciato scampo, ha affidato il suo dolore attraverso i social.
Queste le parole da lei scritte su Facebook: “Ho sentito tutto, non ci posso credere…Miha, il mio salvatore, se n’è andato, non è possibile… È terribile, non ce la faccio più”. Perché chiama il campione serbo “salvatore”? C’ è un motivo ben preciso, profondo, a testimonianza della grande bontà dell’allenatore. Nikolina aveva solo 4 anni quando venne, per l’appunto, salvata da Sinisa.
Nel 2001 si è ammalata di una rara patologia cardiaca e i suoi genitori necessitavano di un supporto economico per pagarle costose cure che non potevano permettersi. In quel frangente, a Mihajlovic arrivò una lettera davvero toccante, da parte di un amico di famiglia dei Radunovic.
A quei tempi, era un calciatore della Lazio e si attivò, pur di salvare la vita a quella piccolina che così tanto ha preso a cuore. Grazie al suo aiuto economico, Nikolina ha potuto affrontare un complesso e delicato intervento chirurgico che l’ha salvata. La ragazza è una “miracolata” e Miha è stato il suo angelo in terra; colui che le ha permesso di restare al mondo.
In un’intervista al Corriere dello Sport, Nikolina ha dichiarato: “Non sono mai riuscita a ringraziare Sinisa, a vederlo, ad abbracciarlo, o a fare qualcosa per lui. È possibile avere un sentimento speciale per qualcuno che non hai mai conosciuto, e questo è il mio sentimento per Mihajlovic, perché lui mi ha salvato la vita. È il mio eroe, volevo far sapere a tutti quanto grande è l’uomo Sinisa Mihajlovic”. Venerdì scorso, sul suo account Facebook, ha ricordato il suo salvatore con un semplice ma sentito “Grazie”.