ITALIA: GINECOLOGA SI RIFIUTA DI VISITARE PAZIENTE 27ENNE
Storie di ordinaria follia quelle che, alle soglie del 2023, siamo costretti a sentire, specie quando di mezzo c’è la salute. Eppure proprio dai medici, da coloro che dovrebbero tutelarla, ci sentiamo dire cosa sconcertanti.
Sappiamo quanto importante l’effettuazione della visita ginecologica che, se per alcune donne è ancora un tabù, o viene tergiversata per paura di poter avere una brutta diagnosi, per altre è un appuntamento importantissimo.
La diagnosi precoce salva la vita, per cui rivolgersi allo specialista è essenziale per scongiurare polipi, fibromi, tumori, malattie sessualmente trasmissibili etc. Purtroppo ci sono storie di cronaca che ci fanno davvero inorridire.
Sono le classiche storie che, lasciandoci sgomenti, ci fanno essere reticenti dinnanzi ad una visita ginecologica. Premettendo che, per fortuna, si tratta di casi isolati, vi racconto quanto accaduto ad una giovane ragazza.
Lei si è rivolta alla ginecologa che ha rifiutato tassativamente di visitarla e il motivo è davvero assurdo. Vediamo cosa è accaduto.
I fatti risalgono al 2019 ed è la stessa protagonista a raccontare cosa le è successo. Recandosi presso il consultorio, in cui aveva appuntamento con la ginecologa, si è seduta di fronte a lei e, alla presenza di un’assistenza, le ha comunicato di essere lì per una visita. La giovane donna, 27enne, originaria di Chieti, si è sentita rispondere un qualcosa di davvero agghiacciante: ” Sei troppo grassa, non vedi che pancia hai? Come faccio a visitarti? Non riuscirei a vederti l’utero”.
La 27enne, dinnanzi al rifiuto della ginecologa, motivato con parole a dir poco disgustose, si è sentita ferita, umiliata e ha deciso di contattare immediatamente i carabinieri che hanno ascoltato le versioni di tutti i protagonisti. La dottoressa coinvolta è una specialista ambulatoriale convenzionata, e la protagonista non poteva certo immaginarsi di poter ricevere un simile trattamento all’interno di una struttura pubblica.
La ragazza ha riferito l’increscioso trattamento ricevuto, ma soprattutto i toni abominevoli utilizzati dalla dottoressa per giustificare il suo rifiuto, alla responsabile del consultorio, e tutti gli operatori presenti nella struttura sono stati dalla sua parte, supportandola, prendendo a cuore il suo caso. La risposta della Asl non si è fatta attendere in quanto il personale del consultorio ha offerto il suo sostegno psicologico alla “vittima”, prodigandosi subito a fissarle un altro appuntamento, con un’altra ginecologa, ovviamente.
La 27enne ha voluto raccontare la sua storia pubblicamente, affinché quanto le è accaduto non avvenga più ad altre donne che subiscono simili trattamenti denigratori, umilianti, lesivi della loro persona, solo perché presentano qualche chilo in più. Il diritto alla salute è previsto dalla nostra Costituzione e, per nessun motivo al mondo, un medico, dunque chi dovrebbe tutelarla, può mettere in atto un rifiuto del genere, peraltro con quelle spietate parole.
La donna ha precisato di avere massima stima per il personale che ha subito preso a cuore il suo caso, in modo da fissarle celermente un altro appuntamento, quindi la sua è una questione riguardante esclusivamente la ginecologa che, con toni atroci, si è rifiutata di visitarla. In ogni caso, chiunque dovesse riconoscersi in questa storia, non deve esitare a rivolgersi alle forze dell’ordine. Nel suo caso, sono scattate immediatamente indagini per far luce sullo spregevole episodio ai danni della povera giovane.