Tragedia in Italia, treno travolge auto sui binari e la trascina: estratta viva una donna
Chioggia, treno travolge un auto sui binari: estratta viva l’automobilista. Incidente choc a Sant’Anna di Chioggia. Una Volkswagen Up è finita sotto la littorina, il treno con un unico vagone che collega Adria a Venezia. Immediatamente sono giunti sul posto i Pompieri e i medici del pronto intervento. Al momento la linea ferroviaria è bloccata per permettere a chi di competenza le rilevazioni utili sul luogo dell’impatto. Vediamo nel dettaglio una prima ricostruzione ad opera degli inquirenti e le reali condizioni di salute della donna alla guida dell’auto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chioggia, treno travolge un auto sui binari: estratta viva l’automobilista
Il treno, della linea Chioggia-Adria ha investito un’auto, trascinandola per oltre 100 metri, rimanendo sui binari. Come riportato da Leggo, i Vigili del Fuoco arrivati dal locale distaccamento, utilizzando cesoie, divaricatori, martinetti idraulici, hanno estratto la conducente rimasta incastrata, che è stata presa in cura dai sanitari del Suem (Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica in Italia). La donna è stata stabilizzata e trasferita in ospedale. Illese, invece, le cinque persone che si trovavano a bordo del treno. La linea ferroviaria è bloccata. Sul posto al momento stanno operando i tecnici della ferrovia e la Polfer (Polizia Ferroviaria). In corso le operazioni di disincastro dell’auto dai respingenti del treno. (Continua a leggere dopo la foto)
Cos’è una “littorina”
La storia delle automotrici FS è strettamente connessa con i progressi compiuti dall’industria meccanica ed elettromeccanica italiana. L’Italia intorno agli anni ’30 era un paese che aveva cominciato a muoversi di più e che aveva vissuto un veloce sviluppo urbanistico con incrementi significativi di popolazione inurbata ed occupata nei settori industriali e del terziario. Tutto ciò aveva determinato una crescita del fenomeno del pendolarismo e un incremento generalizzato della domanda di trasporto in ampi strati della popolazione e in molte aree geografiche del Paese. Negli anni Trenta la Littorina fu, quindi, la risposta a queste nuove esigenze sociali: un nuovo mezzo di trasporto per un Paese in crescita che aspirava, in provincia come in città, a una nuova e più moderna mobilità. Con una lunghezza di poco più di 15 m consentiva il trasporto di 48 persone, sedute, ad una velocità che poteva raggiungere i 110 Km/h.