BENZINAI CHIUSI, RIMARREMO SENZA BENZINA: ITALIANI INFURIATI
Una situazione di malcontento generale quella che sta interessando i lavoratori italiani. Non solo lo sciopero generale dei mezzi di oggi, 2 dicembre, ma altri scioperi nellโaria.
La crisi, lโinflazione, il caro vita, i diritti calpestati. Sono tanti i motivi per cui le proteste crescono, con la speranza che qualcuno, dallโalto, possa rendersi conto dellโaria che si respira nella nostra Penisola.
UnโItalia indubbiamente provata, sotto lโaspetto economico, con sempre piรน famiglie in ginocchio che non sanno come arrivare a fine mese, avendo dei figli da sfamare.
Lโennesimo colpo sta per arrivare, con numerosi italiani infuriati per quello che si sta prospettando per i prossimi giorni. Sono in tanti gli automobilisti che si stanno rivoltando contro la decisione presa.
Ma sembra una decisione obbligata, legata alla bozza di un decreto interministeriale. Vediamo cosa sta succedendo.
Le organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti autostradali, Faib, Fegica ed Anisa, hanno proclamato uno sciopero dei benzinai delle aree di servizio autostradali di 72 ore consecutive, dalle ore 22 di martedรฌ 13 alla stessa ora di venerdรฌ 16 dicembre. Ma perchรฉ si รจ scelto di protestare? Tutto รจ partito a seguito della diffusione della bozza di un decreto interministeriale.
I sindacati spiegano che: โnon prevede alcuna razionalizzazione della rete per una maggiore efficienza e ripropone un sistema di imposizione di royalty ad esclusivo vantaggio della rendita di posizione dei concessionariโ La bozza del decreto interministeriale โpreserva un sistema ormai incancrenitoโ, dicono gli organizzatori dello sciopero. Secondo questi ultimi, inoltre: โLe societร concessionarie continueranno a godere di ingenti rendite di posizione, lucrate sul bene pubblico. Un sistema funzionale a tutti , da governo a marchi della Ristorazione e compagnie petrolifere, tranne che a gestori e consumatori.
Riguardo a questi ultimi, nella nota delle organizzazioni di categoria, si legge che: โin meno di dieci anni, hanno tagliato dellโ80% i loro acquisti in autostradaโ. Le associazioni di categoria ritengono che il testo con contenga una riforma regolatoria che possa consentire recupero di economicitร finalizzato ad abbattere la differenza abnorme di prezzi tra viabilitร ordinaria e autostradale, violando le norme di settore poste a tutela della continuitร delle gestioni e dei livelli occupazionali.
Le organizzazioni sottolineano lo stato di assoluto degrado a cui sono state sottoposte le aree di servizio autostradali, sia per quanto riguarda i prezzi dei carburanti e della ristorazione, che in termini qualitativi, scrivendo di aver giร inviato la loro denuncia ai ministri sia del vecchio che del nuovo governo, non avendo ricevuto risposte. Da ieri, 1 dicembre, abbiamo assistito ad un rialzo di 10 centesimi, anche se il rincaro sui rifornimenti sarร maggiore.
Considerando che sullโaccisa si applica anche lโIva al 22%, lโaumento del prezzo alla pompa per benzina e diesel sarร di 12,2 centesimi al litro, secondo quanto riportato da Assoutenti. Questo aumento porterร a far entrare nelle casse dello stato, in un anno, circa 3,8 miliardi in piรน. Altrettanto emblematici degli aumenti che ci aspettano, sono i calcoli del Codacons, secondo cui un pieno di benzina o gasolio costerร 6,1 euro in piรน, con un aggravio, considerando due pieni al mese, pari a +146,4 euro a famiglia su base annua. E voi, cosa ne pensate?