LANDO BUZZANCA, IL TRISTE ANNUNCIO È APPENA ARRIVATO DAL FIGLIO: “PAPÀ NON C’È PIÙ..”
Classe 1935, Lando Buzzanca, all’anagrafe Gerlando Buzzanca, è un grande attore del cinema italiano, oltre che cantante. Palermitano, figlio d’arte,in quanto suo padre era un attore, a soli 17 anni si è trasferito a Roma.
Una lunga e proficua carriera, la sua, che la passione per il cinema l’aveva nel dna. Il suo esordio ufficiale arrivò nel 1961, quando Pietro Germi lo scelse per il ruolo di Rosario Mulè in “Divorzio all’italiana” e anche per quello di Antonio in “Sedotta e abbandonata“.
Un artista poliedrico, in grado di catturare l’attenzione del pubblico, che lo ha sempre amato, e della critica. Un artista che ha praticamente sperimentato tutto: il piccolo e il grande schermo e il teatro.
Un uomo dotato di verve comica, che ha inventato la battuta “Mi vien da ridere”, diventata un vero e proprio tormentone, tramandata di generazione in generazione.
I suoi fan sono in apprensione, dopo la sua caduta dalla sedia a rotelle. L’attore è ricoverato al Policlinico Gemelli dall’8 novembre e un triste annuncio è arrivato proprio da suo figlio, il 59enne Massimiliano.
Tomaselli ha aggiunto: “Vorrei farvi vedere le immagini di Lando Buzzanca, ricoverato d’urgenza al Policlinico Agostino Gemelli dall’8 novembre“, aggiungendo che avrebbe perso 30 chili negli ultimi mesi. Sulle dichiarazioni del medico si è espresso il Massimiliano che vuo presentare una denuncia querela alla procura e all’Ordine dei medici contro Tomaselli che avrebbe violato il diritto alla privacy, parlando e sparlando delle condizioni del padre.
Buzzanca è finito in una Rsa per decisione dell’amministrazione di sostegno, dopo la caduta in casa, e dopo le dimissioni dal Santo Spirito e dal Santa Lucia. Nel giorno del trasferimento, Massimiliano, per un terribile scherzo del destino, ebbe un grave incidente stradale, fratturandosi 8 costone e un pneumotorace, riuscendo a rivedere il padre quando era già in Rsa.
Le condizioni di salute sono andate gradualmente peggiorando. Già nel 2016, quando partecipò a Ballando con le stelle, girava con un bigliettino in tasca con su scritto nome, cognome, indirizzo di casa e numero del figlio. Con la caduta del 2021, ha perso lucidità, ha iniziato a non riconoscere più nessuno, a parlare per lallazione.
Buzzanca ha una demenza senile grave. Massimiliano ha spiegato:” Papà c’è ancora, ma la sua testa non c’è più. E per questo ho dei sensi di colpa fortissimi: continuo a chiedermi se non avessi potuto accorgermi prima di quello che gli stava accadendo, se non avessi potuto fare di più. E il solo pensiero di essere accusato di fargli del male mi fa una grande rabbia… Anche perché è una persona e una personalità talmente immensa che non si può pensare che dietro ci sia un complotto e che passi inosservato”.
Dopo il ricovero lo aspetta il percorso in una struttura riabilitativa. Massimiliano ha chiosato: “Pagherei perché mi riconoscesse e mi chiamasse ancora una volta Massimiliano. Lui non ha mai abbreviato il mio nome, mi ha sempre chiamato Massimiliano. Cosa mi direbbe? Professionalmente mi farebbe i complimenti per il mio percorso. Personalmente mi pregherebbe: “Se mi vedi senza dignità, lasciami andare”-