“Papà sta morendo”. La leggenda dello sport italiano in fin di vita: l’annuncio della figlia
Del suo sangue italiano non ha mai fatto mistero e per lui, gli italiani che amano lo sport, hanno sempre avuto un sentimento che andava oltre la stima: vicina all’adorazione. Si perché per 25 anni ha cresciuti in più grandi campioni. Atleti meravigliosi dei quali ha saputo tirare fuori le migliori qualità. E ora, che a 91 anni la sua vita si sta spegnendo, i messaggi di dolore e sostegno si moltiplicano. A spiegare come le sue condizioni si siano aggravata è stata la figlia Angelique Anne con un post che non lascia spazio alla speranza.
“Papà è prossimo al passaggio ad un altro luogo. Vi prego di tenerlo nei vostri pensieri per una partenza serena e un viaggio meraviglioso. Ti vogliamo bene papà”, ha scritto. Lui è Nick Bollettieri, fondatore della “Nick Bollettieri Tennis Academy” (Nbta), in cui ha formato grandi campioni: dodici sono riusciti ad arrivare al top di Atp e Wta: Agassi, Courier, Rios, Sampras tra gli uomini; Capriati, Jankovic, Hingis, Seles, Sharapova, Venus e Serena Williams, tra le donne.
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Nick Bollettieri, il leggendario maestro di tennis sta morendo
Un’avventura che parte nel 1977 quando Bollettieri lascia Porto Rico e si stabilisce a Longboat Key (Florida), come insegnante di tennis nel Colony Beach and Tennis Resort. Dopo aver lavorato per diverse strutture, nel 1978 apre la propria accademia di tennis a Bradenton, in Florida, su una superficie di 40 acri (160 000 m²) Nel 1987 la International Management Group rileva l’accademia lasciando tuttavia a Nick il compito di dirigerla.
Il successo è dietro l’angolo. Il primo tennista allenato da Bollettieri a raggiungere la vetta della classifica ATP è il campione statunitense Jim Courier; Bollettieri nel 1993diviene poi il coach di Boris Becker il quale aveva raggiunto già la vetta della classifica ATP il 28 gennaio 1991. La prima a raggiungere la testa del ranking WTA è la giovanissima Monica Seles poche settimane dopo Becker, l’11 marzo 1991.
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Ne seguiranno tanti altri ma il rapporto più bello, in un misto di odio e amore, sarà con Andrea Agassi. Nel suo libro autobiografico (uscito quasi 8 anni fa) ne svela i tratti: “Andre Agassi non aveva soltanto un enorme talento per il tennis. Possedeva la genialità di chi cambia il gioco, comune a pochi nella storia della disciplina. Quello che era un passatempo per gentiluomini a tinte pastello, con Andre diventò selvaggio ed elettrico. Lo catapultò nella sfera pubblica in un modo del tutto nuovo e lo rese sexy come nessuno mai fece prima o dopo di lui”.