“4 SUORE PICCHIANO I BAMBINI SUI GENITALI E LI CHIUDONO AL BUIO”
Ci sono storie che si fa fatica a raccontare, specie se si genitori, con dei figli piccoli. Sono storie dell’orrore che innescano, inevitabilmente, una rabbia incontrollata.
C’è una storia che, da quando a iniziato a diffondersi sui media, sta suscitando ondate di indignazione perché ad essere stati toccati sono piccoli che frequentano l’asilo.
La notizia, diffusasi in brevissimo tempo, ha sconvolto tutti gli italiani che hanno riversato, come un fiume in piena, tutto il loro supporto alle famiglie colpite.
Non ci si può credere che a commettere maltrattamenti, perché di questo si parla, ai danni di piccoletti che potrebbero essere i nostri figli, siano state coloro a cui i genitori li avevano affidati.
Sarebbero dovuti stare al sicuro, in quell’ambiente ecclesiale, eppure lì si sono consumati reati. Uno scenario davvero inquietante quello che, ora per ora, sta emergendo dalle indagini. Vediamo in dettaglio.
Sono 4 le suore della scuola paritaria per l’infanzia “Santa Teresa del Bambino Gesù” di San Marcellino, nella provincia di Caserta che sono state sospese dal servizio pubblico dell’insegnamento per un anno. L’accusa che pende su di loro è quella di aver maltrattamenti reiterati dei confronti dei loro piccoli alunni.
Per la far luce su quest’incredibile vicenda, la Procura di Napoli Nord sta conducendo delle indagini dalle quali stanno emergendo dettagli a dir poco agghiaccianti. Le 4 ecclesiastiche, responsabili della gestione e delle attività didattiche della scuola paritaria, tra le quali è compresa anche la madre superiora dell’istituto, erano solite seminare un clima di terrore in classe e su 5 alunni, tutti di età compresa tra i 3e i 5 anni, avrebbero messo in atto maltrattamenti ripetuti.
Per la madre superiora grava un’ulteriore accusa: quella di aver intralciato la giustizia, per tentativo di corruzione nei confronti della madre di un alunno, promettendole del denaro se non l’avesse denunciata. “Io ti do i soldi basta che non dici niente, e poi ti assicuro che non succederà più”, queste le parole che avrebbe pronunciato l’ecclesiastica.
Ma qual era il clima che questi piccoletti dovevano sopportare? Schiaffi sulla testa, tirate di capelli, strattoni erano solo alla base, insomma, i maltrattamenti “minori”. Le punizioni si spingevano ben oltre con schiaffi nelle parti intime, tanto che qualche alunno è rientrato a casa con i genitali arrossati. Chi non voleva mangiare, era costretto a ingoiare il cibo caduto per terra. La cosa che fa ancora più orrore è che i piccoli hanno detto la verità, poiché tutto è stato riscontrato dalle telecamere di videosorveglianza ma c’è chi non riesce a credere che abbiano detto il vero, continuando a credere alla buona fede delle religiose.
“Stai zitta, non parlare, è una vergogna anche per te”, questo il tentativo di evitare la denuncia, intimato dalla superiora verso una madre che, però, non se n’è importata nulla, tanto da essere stata la prima a rendere dichiarazioni agli inquirenti su quanto accadeva tra le mura della scuola di San Marcellino. Speriamo che coloro che si stanno occupando del caso possano far presto chiarezza, perché i piccoli e i loro genitori meritano giustizia e verità.