Conte: “Stipendi più alti e meno ore di lavoro. Ci pensiamo noi”
Dal comizio di Caserta Giuseppe Conte lancia la sfida: “Stipendi più alti e meno ore di lavoro. Ci pensiamo noi”. Nel capoluogo campano il leader del Movimento Cinquestelle invita i sostenitori a “diffidare degli altri” e lancia un messaggio di chiaro impatto sociale.
Conte lo ha fatto parco nel rione Vanvitelli in vista delle elezioni di domenica 25 settembre. Ha detto Conte: “I privilegi sono pronti per essere reintrodotti. Dobbiamo introdurre il salario minimo legale in Italia. Noi lo avevamo chiesto a Draghi, ora tutti lo dicono n campagna elettorale. Diffidate dagli altri, noi dobbiamo portare gli stipendi da fame di oggi a 9 euro lordi”.
La promessa di Conte: “Stipendi più alti”
E ancora: “I contratti devono essere a tempo indeterminato, quello determinato deve essere l’eccezione. E stop ai tirocini gratuiti: quello è sfruttamento della manodopera giovanile”. Il leader pentastellato ha poi detto: “Dimostreremo che quelle aziende saranno più produttive, ci pensiamo noi, non vi preoccupate”. E in chiosa polemica: “Ci stanno accusando di essere un movimento di assistenzialisti”.
La stoccata finale a Luigi Di Maio
“Ma fatemi capire: quando avete dato i miliardi ai gruppi industriali ben noti e siccome abbiamo fatto il Super Bonus, ci stanno a rompere le scatole a noi”.
La stoccata finale è andata a Di Maio: “C’era qualche testa mattarella che se n’è andata via. Io vi posso garantire che il Movimento 5 Stelle è più compatto che mai. Vogliamo vincere”.