Caro bollette, l’annuncio di Giorgia Meloni
Importanti rivelazioni di Giorgia Meloni sul caro bollette. Ha svelato tutto all’interno dell’ultimo libro, pubblicato dal giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa, che aveva posto domanda diretta alla presidente del Consiglio. Ma c’è stato spazio anche per altri argomenti, come quello inerente la possibile rielezione tra 5 anni. Ha voluto fare delle dichiarazioni ben precise e ha confermato di non avere la smania di pensare anche al futuro, relativo alla possibile vittoria da conquistare anche nelle prossime elezioni politiche.
Dunque, prima di raccontarvi cosa ha detto Giorgia Meloni sul caro bollette e la prossima legge di bilancio, ecco le sue parole sulla futura possibile rielezione: “L’unico vero vantaggio che ho rispetto agli altri è che non lavorerò per restare in questo posto. Non sto qui per sopravvivere guardando i sondaggi. Tra cinque anni io non voglio essere rieletta a ogni costo. Se non hai niente da perdere, puoi tirare di più la corda. Per fare le cose devi rompere gli schemi; se vivi nel terrore di non essere rieletta, sei destinata a non combinare niente. Europa? La mia idea è quella confederale”.
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Giorgia Meloni sul caro bollette: “Pochi soldi, ma li usiamo qui”
Giorgia Meloni ha parlato del caro bollette, ma riprendendo il discorso europeo ha aggiunto: “La mia idea di Europa è quella di un’Europa confederale in cui viga il principio di sussidiarietà. Non faccia Bruxelles quello che può fare meglio Roma, non agisca Roma lì dove, da soli, non si è competitivi. Non converrebbe lasciare agli Stati nazionali il dibattito sul diametro delle vongole e occuparsi invece a livello comunitario dell’approvvigionamento energetico? Definirci atlantisti ma non europeisti mi pare francamente un’idiozia”.
Poi sul caro bollette la Meloni ha detto: “Dobbiamo vedere come superare l’inverno senza che le bollette esplodano, sperando di tranquillizzarci da marzo in poi. Se l’Europa non riuscisse a tagliare l’allineamento del costo del gas da quello dell’energia elettrica, che è fonte di grandi speculazioni, lo faremo noi. Ci sono poche briciole, ma vogliamo dare qualche segnale, come la tassazione al 15 per cento sugli aumenti di reddito e il passaggio da 65.000 a 100.000 euro della quota di fatturato delle partite Iva tassate anch’esse al 15 per cento”.
Infine, Giorgia Meloni si è soffermata con Vespa sul reddito di cittadinanza: “Garantirò un dignitoso sussidio a chi realmente non ha la possibilità di lavorare e, in alcuni casi, migliorandolo, si pensi agli invalidi. Per gli altri intendiamo attingere al fondo sociale europeo per avviare al lavoro chi può attraverso corsi di formazione retribuita”.