Pane, arriva la brutta notizia: ecco dove costerà 4 euro al chilo. Tutti i dettagli

Il pane raggiunge prezzi da record e sfora i 4 euro al chilo, decisiva la riunione tra panificatori: ecco dove e cosa sta succedendo

NUOVA STANGATA SUL COSTO DEL PANE, IL PREZZO SFORA I 4 EURO AL CHILO: ECCO IN QUALE LOCALITÀ

Il carovita continua ad abbattersi sugli italiani, costretti ormai da settimane a ulteriori sacrifici per sostenere i nuovi costi di bollette, servizi e quant’altro. L’inflazione ha colpito anche il settore alimentare e parecchi prodotti sono lievitati di prezzo, tra questi ce n’è uno decisamente importante (a tratti anche “sacro”) per una sana alimentazione. Si tratta del pane e la stangata è notevole: in una specifica località, come riportato da Qds.it, si è arrivati addirittura a 4 euro al chilo e tutto ciò avrà un impatto significativo sulle finanze dei residenti. Ecco dove e il perché di questa situazione.

LE NUOVE TARIFFE SUL PANE

La cittadina in questione è Canicattì, in provincia di Agrigento, dove i ventisei panificatori locali si sono riuniti e hanno deciso di adottare tale provvedimento per sostenere i costi di produzione ed evitare di chiudere le aziende. Ecco quanto costerà d’ora in poi il pane nella località sicula: 4 euro al chilo per il pane di grano duro/tenero da 500 grammi, 4,80 euro al chilo per i quartini di grano duro/tenero da 250 grammi, 5,20 euro per un chilo di panini di grano duro/tenero (ciascuno avrà un prezzo di 60 centesimi) e 6 euro per un chilo di bocconcini di grano tenero (ciascuno, in relazione al peso, avrà il costo di 40 centesimi).

I MOTIVI DEL RINCARO

I motivi, come si può ben immaginare, sono in particolare due. Il primo è l’aumento del costo delle bollette luce e gas, fattore che sta condizionando la produzione di tantissime aziende, il secondo riguarda le difficoltà di importazione del grano dall’Ucraina (il che causa, di conseguenza, l’aumento del costo per ottenere tale alimento) per il conflitto con la Russia. La speranza è che il Governo intervenga in maniera ancor più efficace per sostenere gli italiani e ridurre gli effetti negativi della crisi.

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