“Andrea è morto”. Sport in lutto: l’addio a 26 anni mentre inseguiva la sua passione
Una notizia terribile ha sconvolto parenti e amici di Andrea Simeon, morto a 26 anni. E lo sport è in lutto per la perdita di un giovane sportivo, che è deceduto proprio mentre faceva ciò che amava di più. L’incidente che lo ha visto protagonista è stato tremendo e se l’è portato via per sempre. Stava disputando una gara, quando purtroppo si è materializzato il dramma, che ha spento la sua vita troppo prematuramente. Il decesso è avvenuto subito dopo la partenza di una prova del campionato regionale nord-est, disputata a Mantova.
Andrea Simeon è morto e ha generato nello sport un lutto molto triste. Stando a quanto scritto da Il Fatto Quotidiano, il 26enne era un pilota di motocross ed è spirato nella giornata di domenica 30 ottobre mentre gareggiava sulla pista Tazio Nuvolari della città mantovana. Durante una salita, era intento a prendere parte alla gara conclusiva della stagione dedicata alla categoria Mx2 ed è caduto dalla moto. Il ragazzo è stato sbalzato via per decine di metri e la sua corsa si è purtroppo interrotta contro un albero. L’impatto gli è stato così fatale.
Andrea Simeon è morto: sport in lutto
In particolare, Andrea Simeon è morto e ha causato nello sport un lutto grave a causa dello scontro contro un tronco. Quando è stato soccorso dai sanitari, la situazione era parsa sin da subito disperata. Subito è stato allertato l’eliambulanza dalla città di Brescia, ma poi si è preferito trasportare il giovane pilota di motocross a bordo di un’ambulanza. Il suo trasferimento all’interno dell’ospedale di Mantova è risultato vano, infatti poco dopo il suo arrivo nel nosocomio lombardo è stato constatata la sua dipartita per le gravi ferite riportate.
Andrea Simeon era conosciuto da tutti col soprannome di Smane. Lui era uno dei tesserati del Moto Club Tre Pini di Montebelluna. Aveva ottenuto il diploma nella scuola Giuseppe Verdi di Valdobbiadene, in provincia di Treviso, poi era anche riuscito a conquistare la laurea in ingegnera all’università di Trento. Repubblica ha ricordato che sul suo profilo Instagram, la sua ultima immagine era stata postata il 20 ottobre scorso e aveva scritto: “Divertirsi è la chiave di tutto”. Lui si divertiva appunto tantissimo col motocross, ma il destino è stato crudele.
Simeon si definiva con queste parole: “Sono un pilota di motocross a tempo pieno e ingegnere meccatronico nel tempo libero”. Questi alcuni dei commenti riservati dai suoi amici: “Continua a correre in pace”, “Ci mancherai”, “Ciao matto”, “Quando dolore, eri così giovane”, “Riposa in pace angelo e fai buon viaggio”, “Condoglianze a tutta la famiglia”.