Incidente choc: morti madre e tre figli di 2, 8 e 11 anni. Grave il padre
Gravissimo incidente stradale ieri, domenica 30 ottobre, intorno alle 20; per cause ancora da accertare un’auto si sé schiantata contro un muro lungo la via Emilia, nel tratto tra Cadé e Villa Gaida, in provincia di Reggio Emilia, in direzione Parma: drammatico il bilancio, sono quattro i morti. Ad aggravare il quadro della tragedia l’età delle vittime: solo il padre si è salvato, la madre di 22 anni e tre bimbi di 2 (l’unico figlio della coppia) 10 e 12 anni. Le quattro vittime sono morte sul colpo, il ferito è stato portato in condizioni gravissime all’ospedale di Reggio Emilia. Sul posto, oltre ai soccorsi inviati dal 118, anche i vigili del fuoco da Reggio.
Ancora da chiarire le cause. La vettura, una Fiat Stilo scura guidata dall’uomo, procedeva in direzione di Sant’Ilario quando il conducente, per cause al vaglio della polizia locale, ha perso il controllo e la vettura si è schiantata. Per estrarre le persone sono intervenuti, oltre al 118, i vigili del fuoco e l’intervento è durato fino a tardi.
Reggio Emilia, gravissimo incidente stradale: 4 morti. Lo strazio dei parenti arrivati sul posto
La tragedia di domenica sera si è verificata in un tratto già al centro di molte polemiche per la pericolosità e il traffico. Si tratta di un percorso alternativo all’A1 molto frequentato dagli automobilisti quando l’autostrada è congestionata. Una situazione denunciata da un comitato di cittadini, residenti a Cella, Cadé e Gaida, arrabbiati per lo smog ma anche per la sicurezza.
Drammatici gli attimi successivi lo schianto quando, sul posto, sono arrivati i parenti avvertiti dai soccorritori. A raccontare tutto è il Resto del Carlino. “Prima un uomo, che una volta visti i teli è caduto sulle proprie ginocchia e ha iniziato a urlare: “Cosa ha fatto?”, mentre vigili del fuoco e polizia municipale, incaricata dei rilievi, cercavano di consolarlo”.
E ancora: “Poco dopo, invece, è stata una donna, la madre dei tre fratelli e nonna del più piccolo, morti sul colpo, a rompere il silenzio con la sua voce. Incontenibile il dolore della donna, che non riusciva più a reggersi sulle gambe, nonostante il sostegno dei soccorritori. Per lei è stato necessario chiamare un’ambulanza e trasportarla in ospedale.