Napoli, assolto il gioielliere che uccise due rapinatori a Ercolano
Il Tribunale di Napoli ha assolto il gioielliere Giuseppe Castaldo, che il 7 ottobre 2015 uccise a colpi di pistola a Ercolano due rapinatori, Luigi Tedeschi e Bruno Petrone. Il giudice Antonia Napolitano Tafuri ha stabilito che โil fatto non costituisce reatoโ. La Procura di Napoli aveva chiesto lโarchiviazione e, durante il dibattimento, lโassoluzione di Castaldo.
Nel corso dellโudienza, iniziata intorno alle 15, lโavvocato difensore Maurizio Capozzo ha chiesto lโassoluzione sottolineando che Castaldo ha agito per legittima difesa. La pistola di Castaldo era regolarmente detenuta. Petrone, originario di Secondigliano, aveva 53 anni, mentre Luigi Tedeschi 51.
Sulla vicenda, che allโepoca destรฒ scalpore e polemiche, intervenne anche lโallora segretario della Lega Matteo Salvini, che spese parole a favore dellโimputato. โIo sto con il gioielliereโ, scrisse sui social il neo ministro delle Infrastrutture del governo guidato da Giorgia Meloni. Il caso riportรฒ in auge soprattutto il tema della legittima difesa.
La vicenda โ Il giorno del delitto, Castaldo aveva prelevato 5mila euro da un istituto di credito nei pressi degli Scavi di Ercolano, quando le due vittime, in sella a uno scooter e armati di una pistola finta ma senza il tappo rosso di riconoscimento, gli ordinarono di consegnare il denaro. A quel punto Castaldo tirรฒ fuori la sua pistola e sparรฒ, mentre i malviventi lo tenevano sotto il tiro della loro arma, che poi si scoprรฌ caricata a salve.
Gli altri rapinatori โ Dalle indagini รจ emerso che i quattro complici delle vittime Tedeschi e Petrone, membri di una banda di professionisti, furono identificati e arrestati in breve tempo. Si tratta di Salvatore Esposito, Antonio Corvo, Addolorata Esposito ed Ernesto Labagnara. Il processo con rito abbreviato a loro carico si concluse, un anno dopo i fatti, con la condanna a sei anni di reclusione per tutti gli imputati.