Masato Kudo, calciatore giapponese, morto a soli 32 anni
Un evento assolutamente inaspettato e molto spiacevole ha sconvolto il mondo dello sport e del calcio giapponese e mondiale. Masato Kudo, calciatore giapponese, è venuto a mancare a soli 32 anni. La settimana scorsa si era sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al cervello, che purtroppo non è riuscito a superare.
È di sabato scorso la notizia tristissima della scomparsa, assolutamente inaspettata e molto spiacevole, di Masuto Kudo, calciatore professionista giapponese.
I problemi per lui erano iniziati qualche giorno fa, quando i medici gli avevano diagnosticato l’idrocefalia, un accumulo anomalo ed eccessivo di liquido nei suoi ventricoli del cervello.
A dare questa notizia ci avevano pensato gli addetti alla stampa del Tegevajaro Miyazaki, il club iscritto al campionato di terza divisione giapponese per cui il calciatore giocava quest’anno.
Nella giornata di venerdì 21 ottobre, l’attaccante è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento al cervello, con il quale i medici avrebbero dovuto ridurre l’idrocefalo.
Purtroppo qualcosa è andato storto durante l’operazione e il bomber non è riuscito a riprendersi.
Nella mattinata di sabato si è diffusa la notizia della sua scomparsa, scioccando il mondo del calcio e dello sport giapponese e mondiale.
Anche in questo caso, a dare il triste annuncio ci ha pensato il suo club di appartenenza, che ha anche ricordato Masato come la bella persona che era. Nella nota si legge:
Ha avuto subito un impatto significativo in prima divisione, ha giocato per il Giappone e ha avuto un’ottima carriera, restando sempre umile. Ha avuto un grande atteggiamento, si prendeva cura dei suoi compagni di squadra, del club e dei tifosi. Siamo devastati dalla morte prematura di un così grande giocatore.
La carriera di Masato Kudo
La carriera calcistica dell’attaccante è stata di tutto rispetto. Nato a Tokyo, aveva debuttato tra i professionisti nel 2009 con la maglia del Kashiwa Reysol.
In 6 anni ha collezionato 190 presenze e segnato 70 gol, contribuendo in gran parte alla promozione della squadra nella massima serie e nella vittoria di diverso trofei, tra cui una coppa dell’Imperatore ed un campionato.
Nel 2016 si è trasferito in Canada, giocando nella MLS e lasciando un ottimo segno anche oltreoceano.
Nel 2013, punto più alto della sua carriera, ha anche indossato la maglia della nazionale giapponese.