“La mia bambina…!”. Un’idea maledetta. Ha 16 anni, è bellissima e alla festa con gli amici si è divertita tantissimo. Poi l’idea di fare una cosa che fanno proprio tutti, ma quello che accade è orribile: “Era quasi a casa, è stato un attimo”

Una serata bellissima, trascorsa con gli amici a una festa. A 16 anni la vita le sorrideva e non poteva essere altrimenti. Kailee Mills si era divertita tanto durante la festa con gli amici e stava tornando in auto con loro tra canti e risate. Poi, come capita a tanti ragazzi della sua età, ha pensato che era arrivato il momento di scattarsi un ultimo selfie prima che la serata finisse e, per scattarlo meglio, la decisione di slacciare la cintura di sicurezza: mancavano solo 500 metri all’arrivo a casa, cosa mai sarebbe potuto accadere? Ma invece le cose sono andate nel peggiore dei modi. Appena slacciata la cintura, il suo amico alla guida ha perso il controllo dell’auto, la vettura si è ribaltata e Kalilee, seduta sul sedile posteriore, è finita sbalzata fuori dall’abitacolo andandosi a sfracellare sull’asfalto. È finita così la breve di questa studentessa di Rothwood, in Texas (Usa), dove frequentava la Klein Collins High School. Mentre i suoi amici, che avevano tutti la cintura, se la sono cavata con ferite lievi, lei è morta, stroncata dall’imprudenza di un solo attimo: gli imprevisti non avvisano in anticipo. (continua dopo la foto)


La tragica fatalità è avvenuta il 28 ottobre scorso: subito dopo i suoi genitori, che ancora oggi non riescono a darsi pace, hanno creato una fondazione che porta il nome della figlia la Kailee Mills Foundations. Si tratta di un’organizzazione senza fini di lucro rivolta a sensibilizzare le persone sul tema della sicurezza stradale, anche tramite l’applicazione di decalcomanie sui finestrini delle auto per ricordare a tutti l’importanza di utilizzare le cinture di sicurezza. Quando le si indossa, secondo gli esperti texani, in caso di incidenti il rischio di morire scende del 45% in un’auto e del 60% in un camion. (continua dopo le foto)

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La fondazione collabora con il Dipartimento dei trasporti del Texas per una nuova campagna sulla sicurezza che sarà caratterizzata da una mostra commemorativa in ricordo delle vittime della strada in cui compaiono centinaia di scarpe bianche. “Rappresentano i quasi mille morti a causa di incidenti stradali, molti dei quali non indossavano la cintura di sicurezza – dice con tono amaro David Mills, il padre di Kailee – Le chiamano già ‘le scarpe dei fantasmi’: mi sembra quasi di vederle tutte in piedi qui, quelle persone. Le uniche scarpe rosa presenti sono quelle di mia figlia: se quella sera non avesse slacciato la sua cintura, oggi sarebbe qui”.

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