Incidente choc, Maurizio muore a 48 anni: “Sempre in quel tratto di strada maledetto”
Terribile incidente sulla A4 nella località di Pradipozzo, tra i vigneti del pregiato doc Lison Pramaggiore, a pochi chilometri dallo svincolo di Portogruaro. Si tratta di un tratto di strada che è particolarmente noto a causa di incidenti che si sono verificati e nei quali alcune persone hanno perso la vita. Questa volta una Bmw conficcata sotto al rimorchio di un autoarticolato carico di tronchi di legno. Alla guida c’era un uomo di 49 anni, Maurizio Durì: per lui non c’è stato nulla da fare.
Stando a una prima ricostruzione dei fatti: l’uomo viaggiava da solo e pare che non si sia accorto del Tir fermo finendo con la sua Bmw incastrata sotto al rimorchio. Probabilmente un malore la causa dell’incidente o una distrazione perché sul posto non sono stati rinvenuti segni di frenata. Sul posto è giunto il personale del 118 con sanitari e ambulanza, ma per il 49enne Maurizio Durì era ormai troppo tardi. Per estrarre auto e corpo è stato necessario l’intervento di una gru. Impegnati anche vigili del fuoco e la Polizia stradale nonché gli ausiliari del traffico di Autovie Venete.
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Incidente A4: manager 48enne muore schiacciato sotto un tir
L’autostrada A4 è stata chiusa per due volte: la prima durante le prime operazioni di soccorso della persona deceduta; la seconda volta invece poco prima delle 20, quando è stato operato un intervento massiccio per “liberare” la Bmw dal posteriore del camion e quindi ricomporre la salma dell’automobilista. Per quanto riguarda l’autista del tir, un uomo di origini slave, non c’è stata alcuna conseguenza. Il suo mezzo, al pari della Bmw che si è conficcata nel tir, è stato sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il corpo di Durì stato portato all’ospedale di Portogruaro: ne disporrà il magistrato per le indagini.
La dinamica di questo incidente è del tutto simile alla strage di San Donà in cui, una decina di giorni fa, sono morte sette persone: in questo caso, un’auto ha tamponato violentemente un mezzo pesante che procedeva sulla corsia di marcia dove c’erano rallentamenti. Originario di Buttrio (Udine), Maurizio Durì era un “area sales manager” nel settore sanitario delle cure ortopediche e dal 2019 era sposato con Anna Masutti. È la tredicesima vittima del 2022 sul tratto di A4, ormai battezzato come “maledetto” per la lunga scia di sangue che continua a coinvolgere il Veneto orientale fino al Friuli Venezia Giulia.
La nona vittima in un paio di settimane, dopo i sette morti del Centro 21 di Riccione, che hanno perso la vita nello schianto del 7 ottobre – Alfredo Barbieri, Maria Aluigi, Francesca Conti, Rossella De Luca, Valentina Ubaldi, l’ex sindaco Massimo Pironi e, due giorni dopo il tragico incidente, anche l’educatrice Romina Bannini per le gravi ferite riportate – e Chiara Moressa, 40enne di Brugine, deceduta solo pochi giorni prima. Nel 2021 i morti sul tratto sono stati 14, e dal 2019 a oggi si contano 34 vittime.