Lutto nella famiglia Cucchi, la notizia triste e improvvisa: “È morta la mamma”
Doloroso lutto per Ilaria Cucchi. Si spegne per sempre Rita Calore, la mamma di Stefano e Ilaria Cucchi. Il commovente messaggio arriva dall’avvocato Fabio Anselmo su Facebook. Rita Calore soffriva di una malattia dal 2019 e nel tempo le sue condizioni di salute si sono aggravate fino al decesso.
La mamma di Ilaria Cucci è morta, a darne notizia l’avvocato Fabio Anselmo: “Non ce l’ha fatta. Questa mattina Rita Calore si è arresa per andare a riabbracciare Stefano. Il figlio mai perduto. Lo scrivo con tanta emozione e mi stringo a Giovanni ed #Ilaria. Non mi viene altro da dire a questa grande famiglia”.
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La mamma di Ilaria Cucci è morta. Rita Calore era gravemente malata da diversi anni
Rita Calore ha sempre combattuto al fianco della figlia Ilaria Cucchi in seguito alle note vicende che hanno condotto Stefano fino alla morte quel lontano ottobre del 2009. A margine dell’udienza nel processo per i presunti depistaggi per insabbiare la morte di Stefano, queste le parole di mamma Rita. (Ilaria Cucchi in ospedale. La sorella di Stefano è stata colpita da un malore).
“Questa storia ci ha distrutto fisicamente e economicamente – aveva dichiarato Rita Calore, parlando della morte del figlio e del processo che ne è seguito, tra insulti alla sua famiglia, insabbiamenti e depistaggi – abbiamo passato momenti terribili”.
“Abbiamo chiesto prestiti in banca per far fronte alle spese del processo. Il lavoro ne ha risentito, lo studio, dove lavorava anche mia figlia Ilaria, è andato sempre peggio, alcuni nostri dipendenti sono andati via. Per dieci anni non ho mancato un’udienza, poi mi sono ammalata prima io, poi mio marito”, sono state le parole di Rita Calore.
Malata dal 2019, Rita Calore ha versato in condizioni di salute sempre più gravi al punto da vedere necessario il ricovero urgente in ospedale. Nell’aprile del 2022 i due carabinieri già condannati per la morte di Stefano Cucchi, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, hanno ricevuto la condanna definitiva dalla Cassazione, che ha diminuito la pena da 13 a 12 anni.