Urla in giardino, sangue e scena agghiacciante. Morti fratellini di 5 mesi e 2 anni, la mamma gravissima
Due fratelli, un bambino di cinque mesi e sua sorella di due anni sono stati entrambi sbranati a morte dai due pitbull di casa. Hollace Dean Bennard, cinque mesi, e Lilly Jane Bennard, due anni, sono stati dichiarati morti sulla scena dopo essere stati attaccati dai cani nella contea di Shelby, nel Tennessee, mercoledì 5 ottobre.
Anche la madre dei bambini, Kirstie Jane Bennard, 30 anni, di Millington, è stata ferita dai cani mentre cercava di salvare i figli. È stata trasportata al Regional One Health in “condizioni critiche” ed è ancora ricoverata. Giovedì, un amico di famiglia ha detto a DailyMail.com che i medici non hanno ancora dichiarato la donna fuori pericolo. Il marito e della donna e padre dei due bambini, Colby, gestore di una concessionaria Harley-Davidson a Memphis, è rimasto illeso.
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Due fratelli uccisi da due pitbull, la madre grave all’ospedale
Ulteriori dettagli su come si è svolta la tragedia devono ancora emergere. Per i due fratelli non c’è stato niente da fare, mentre gli animali sono stati portati via dal dipartimento locale di controllo degli animali, anche se non è chiaro se siano stati soppressi. Otto anni fa, Colby ha condiviso una foto di due pitbull su Facebook e ha definito gli animali “leoni domestici”.
Il DailyMail.com ha tentato di contattare Colby per un commento, ma il padre Michael, nonno dei bambini deceduti nell’attacco, ha rifiutato di parlare. L’attacco è avvenuto intorno alle 15:30 di mercoledì all’interno della casa della famiglia a Sylvan Road, a Millington, nel Tennessee, vicino a Memphis. Non è chiaro cosa abbia causato l’aggressività dei pitbull.
La migliore amica della donna, Kelsey Gallini, ha postato su Facebook un appello alle persone affinché possano pregare per la sua guarigione. “Pregate per lei, dire che siamo scioccati è un eufemismo”, si legge sui social, dove tantissimi amici della coppia hanno scritto pensieri di vicinanza alla famiglia. Ci sentiamo “affranti”, “sbalorditi”, inviamo “grandi preghiere” a tutti. Per i due fratelli, purtroppo, non c’è stato niente da fare.