SIMONE, GIOVANE CARABINIERE MUORE A SOLI 28 ANNI
Sono davvero tantissimi i giovani strappati alla vita, improvvisamente. Un vuoto incolmabile, un’assenza che si percepisce ovunque in casa, lo strazio di tutti coloro che li hanno amati.
Un dolore troppo forte da sopportare, quello della perdita di un ragazzo di soli 28 anni che nella vita faceva il carabiniere. Lo vediamo nella foto dell’articolo; uno scatto che lo ritrae quando ancora faceva parte del mondo terreno.
Poi il destino, crudele, spietato, ha fatto il resto, portandoselo via. Difficile parlare di Simone Forgetta, senza associarlo alle sue passioni: la divisa e la sua morto.
In uno scatto, Simone posava fiero e sorridente accanto alla sua Ducati bianca, con la quale andava, nel tempo libero, era solito andare in giro per i passi più belli d’Italia, sfidando la neve di luglio dello Stelvio.
“Quando il lavoro e la passione si incontrano...”, scriveva Simone, innamorato dell’Arma e dei motori. Ma cosa è accaduto a questo splendido ragazzo? Vediamolo insieme.
Simone, carabiniere 28enne romano, della terza squadra dei motociclisti del nucleo radiomobile, il 29 luglio 2019, intorno alle 16:40, era in sella alla sua Ducati quando, tutto ad un tratto, è successa la tragedia. Ripartito da un semaforo, si sarebbe girato per controllare la ruota posteriore e, senza accorgersene, avrebbe urtato con la pedalina il marciapiede, finendo contro u palo della luce.
Un impatto terribile, devastante, che lo ha scaraventato sull’asfalto agonizzante, in arresto cardiocircolatorio. E’ così che lo hanno trovato i soccorritori, giunti con un’ambulanza e un’auto medica sul luogo della tragedia. Hanno fatto tutto il possibile, nel tragitto verso l’ospedale Fatebenefratelli, per salvargli la vita, praticandogli delle manovre rianimatorie ma, purtroppo, quando è giunto nel nosocomio, i medici non hanno potuto far altro che accertarne l’avvenuto decesso.
L’incidente rivelatosi fatale è avvenuto in corso Sempione, all’altezza del civico 27, nei pressi degli studi della Rai. Cinque ore prima di perdere la vita, il 28enne, che amava al di sopra di ogni cosa la sua professione, aveva voluto ricordare il giuramento dell’Arma, in lutto per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, il militare ucciso a Roma mentre cercava di arrestare due giovani americani.
In tantissimi i messaggi di cordoglio, giunti ai familiari, dai suoi colleghi, dai suoi amici, oltre che dai parenti, tutti provati e ancora increduli dinnanzi all’accaduto. Un suo collega, all’epoca dei fatti, lo aveva voluto ricordare con delle toccanti parole: “Fai buon viaggio Simone, non pensavo che al cambio di turno sarebbe stato il nostro ultimo saluto, fa rabbia, molta rabbia, sei volato in cielo troppo giovane, ci mancherai”.
Altrettanto commovente il ricordo del sacerdote Salvatore Lazzara, che conobbe il giovane carabiniere scomparso alla scuola allievi. “Ciao Simone Forgetta sei andato via troppo presto e in fretta! Grazie per la tua amicizia per tutte le serate che abbiamo trascorso insieme alla scuola Allievi. Quante belle chiacchierate, quanta gioia nel programmare il futuro! Quanto amavi il tuo lavoro e la tua divisa da Carabiniere! Che Dio possa consolarci e asciugare le nostre lacrime. Dicevi sempre: “mi basta quello che ho”. Non cercavi cose grandi, ma ciò che poteva rendere felici gli altri”. Un ragazzo solare, dalla simpatia unica, un bravo ragazzo. Così tutti definivano Simone, un angelo in più nel Paradiso.