Le proprietà “magiche” delle giuggiole, un frutto da riscoprire
Le giuggiole sembrano essersi pressoché estinte, irrintracciabili sul mercato. Per fortuna, in campagna è possibile ancora procurarsele, in quanto costituiscono una specie diffusa e spontanea.
Ne parlavano gli antichi, che sottolineava la loro estrema dolcezza. Allora c’era una maggiore consapevolezza rispetto a oggi, il che è un peccato.
I benefici delle giuggiole
Originaria dall’Africa settentrionale e dalla Siria, la pianta delle giuggiole appartiene alla famiglia delle Rhamnaceae. La fase dedicata alla maturazione e alla raccolta si colloca verso inizio autunno, nel mese di settembre.
Come riconoscerle? Presentano una forma ovale e di colore rosso scuro. Inoltre, hanno una buccia parecchio sottile, dal gusto deciso e dolce ma acidulo.
Per quanto riguarda le modalità di consumo, si possono:
- mangiare crude a mo’ di snack sano e nutriente
- utilizzare dopo la cottura o la sua essicazione, ad esempio per preparare delle squisite confetture e marmellate, liquori e il celeberrimo brodo di giuggiole.
Esatto, proprio da qui nasce l’espressione “andare in brodo di giuggiole” per indicare uno stato d’animo gioioso ed euforico. Già da qui è facile capire quanto le giuggiole fossero apprezzate, ma per qualche strana ragione oggi pare non esistano più, quando – lo sottolineiamo – non è assolutamente vero!
Le sensazioni trasmesse temprano la mente e il corpo. Non richiedono nessun ingrediente aggiuntivo per essere gustato a pieno. In aggiunta, le giuggiole vantano tutta una serie di fantastiche proprietà. Chiunque le assuma non tarderà a rendersi conto degli eccezionali benefici, tra cui:
- aiuta la funzione digestiva
- contribuisce a una regolare diuresi
- dà un elevato apporto di potassio, ideale a contrastare la pressione elevata
- è antiossidante
- permette di rafforzare il sistema immunitario dai malanni di stagione
- favorisce la concentrazione ed è utile a migliorare la memoria
- contiene vitamina C e sali minerali.
Con tali premesse cosa aspetti a gustartele? È tempo di andare… in brodo di giuggiole!