“NON CE L’HA FATTA”. UMBERTO BOSSI LA TRISTE NOTIZIA È APPENA ARRIVATA
Le elezioni politiche appena terminate hanno segnato il trionfo della Meloni e del centrodestra, riservandoci, comunque, dei grossi colpi di scena, dato che personaggi che hanno fatto la storia della politica italiana, sono fuori dal Parlamento.
Se la Meloni si gode la sua criticatissima vittoria, dato che in tanti sono i vip che proprio non ci stanno a che la leader di Fratelli d’Italia stia cavalcando l’onda del successo riscosso in queste elezioni, per altri il morale è decisamente giù.
Tra i big esclusi dal Parlamento c’è Luigi di Maio. Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, non rieletto, ha così scritto su Facebook: “Non ci sono se, ma o scuse da accampare. Abbiamo perso. Gli Italiani non hanno considerato abbastanza maturo e valido il nostro progetto politico. E su questo la nostra comunità dovrà aprire una riflessione”.
Tra i grandi esclusi la pasionaria radicale Emma Bonino, leader di + Europa, il senatore leghista Simone Pillon, la sua storica antagonista Monica Cirinnà, così come tagliata fuori dal parlamento è la senatrice di Italia Viva Teresa Bellanova.
Ma a far parlare, in queste ore, è un grande escluso; un uomo che ha dedicato alla politica tutta la sua vita (questo dobbiamo riconoscerglielo, indipendentemente dalla fede politica).
Mi riferisco a Umberto Bossi, fondatore della Lega, che è ufficialmente fuori dal Parlamento. Il Senatur, candidato come primo in lista nel listino proporzionale del collegio alla Camera di Varese, è stato vittima dell’onda di Fratelli d’Italia.
Dopo 35 anni in Parlamento, il Senatùr Umberto Bossi se ne va, tanto che, diverse testate hanno tuonato che si tratta della fine di un’epoca. Purtroppo la Lega ha portato a casa un misero 9% e quel che più dispiace è che Bossi, nel suo collegio storico, quello di Varese, non abbia vinto. In generale, in tutta la Lombardia, la Lega è stata doppiata dai Fratelli d’Italia, perdendo proprio nel suo territorio, tanto da parlare di “crisi del Carroccio“.
Intanto Matteo Salvini e Attilio Fontana, rispettivamente segretario e governatore regionale in Lombardia, hanno proposto di nominare Bossi senatore a vita. “Sarebbe il giusto riconoscimento dopo 35 anni al servizio della Lega e del Paese. Porterò avanti personalmente, sicuramente con l’appoggio non solo della Lega ma di tantissimi italiani, questa proposta”, ha dichiarato Matteo Salvini.
Al suo commento è seguito quello di Fontana: “Bossi è la storia di questo Paese, e quindi deve essere sicuramente presente in uno dei due rami del Parlamento”. Il fatto che non sia stato eletto? “Una pessima notizia, drammatica”. “Per Bossi un posto ci sarà sempre”, aveva dichiarato Matteo Salvini.
Così non è stato, i calcoli di Salvini di sono rivelati fallimentali con l’uscita di scena del simbolo della Lega Nord In realtà questa notizia era nell’aria già da ieri, ma la conferma è arrivata a poche ore dall’inizio del consiglio federale della Lega, che si svolgerà oggi in via Bellerio e in cui il segretario ha detto che ascolterà le analisi dei governatori, ma ha escluso qualsiasi ipotesi di sue dimissioni. E’ carico a molla, pur ammettendo che il 9 % è la dimostrazione che qualcosa è andato terribilmente storto.