Reddito di cittadinanza e 74 auto intestate, 40enne scoperta della Gdf
Sta facendo discutere la storia di una 40enne che viveva nel campo nomadi di Vigonza in provincia di Padova. La donna percepiva il reddito di cittadinanza, ma allo stesso tempo era intestataria di 74 auto dei marchi più prestigiosi come Audi, Mercedes e Maserati. Era anche titolare di un’attività di commercio di automobili usate. La storia è stata raccontata dal quotidiano Il Gazzettino e parte da una indagine del pubblico ministero Sergio Dini a Saonara in provincia di Padova.
La procura indaga per frode assicurativa e fittizia di beni nei confronti della donna che, pur non avendo mai conseguito la patente di guida, risultava intestataria di 74 automobili, di cui 58 coinvolti in incidenti stradali. Secondo gli investigatori l’ipotesi è che la 40enne che viveva nel campo nomadi fungesse da prestanome per altri. L’indagine è partita proprio dal reddito di cittadinanza che la signora, V.T., percepiva.
Nomade con reddito di cittadinanza, la truffa: possedeva 74 auto
Esaminata la posizione di V.T., quarantenne italiana che risiede nel campo nomadi di Vigonza, è emerso che da diversi anni la donna è titolare di un’attività che commercia auto usate. Da lì la denuncia della Guardia di Finanza. Poi la scoperta dell’intestazione di auto: utilitarie e modelli vetusti ad alcuni veicoli potenti e super lusso come Maserati, Audi e Mercedes del valore di decine di migliaia di euro. Si vuole anche appurare se tra i mezzi a lei intestati ci fossero auto riconducibili a furti, rapine o altri crimini come le truffe dello specchietto, di cui decine sono stati i casi registrati negli ultimi anni tra Padova e provincia.
Inoltre, la quarantenne ha già precedenti penali per truffa e l’inchiesta aperta in Procura sta cercando di indagare su varie direzioni: intanto, se le auto coinvolte siano riconducibili a furti, rapine o altri atti illeciti; e poi c’è il fronte degli incidenti, resta da capire tutti coloro che ne possono essere rimasti coinvolti. È possibile, infatti, che molti di questi sinistri siano stati inscenati ad hoc soltanto per intascare (e truffare) le compagnie di assicurazioni.
Tutto è iniziato con un controllo della guardia di finanza patavina sulla situazione patrimoniale delle persone che percepiscono il reddito di cittadinanza. E da lì è emerso che la 40enne incassava regolarmente i soldi, pur essendo titolare di un’attività commerciale da diversi anni. Ma, quando i finanzieri hanno iniziato a scavare, è emerso un castello di situazioni anomale, dal sapore truffaldino. Rimane da capire chi siano i veri responsabili dietro alla donna, che potrebbe avere fatto soltanto da prestanome.